IL NO

Aeroporto, la Provincia boccia il biotopo anti-aeroporto

L’obiettivo era scongiurare l’ampliamento della pista. Per palazzo Widmann proposta contraria alla gestione del rischio



LAIVES. La Provincia boccia le modifiche proposte dalla giunta comunale di Laives, che, attraverso la creazione di un biotopo, intendeva scongiurare nell’area dell’aeroporto l’ampliamento della pista per il decollo e l’atterraggio dei velivoli.

Lo scorso novembre, la giunta comunale di Laives aveva avviato una procedura per introdurre alcune modifiche al piano urbanistico e paesaggistico allo scopo di creare un biotopo nella zona dell’aeroporto di San Giacomo. In sostanza, secondo la delibera dell’amministrazione comunale di Laives, la zona aeroportuale doveva essere riportata alla situazione antecedente la modifica del 2013, cioè prima del masterplan (convalidato dall’Enac, l’Ente nazionale aviazione civile) che prevedeva l’ampliamento della pista di decollo e atterraggio da 1.294 a 1.432 metri. Ieri, sulla base del parere espresso dagli uffici competenti, la giunta provinciale ha dichiarato “improcedibili” le modifiche proposte dall’amministrazione municipale di Laives, che avevano già incontrato il dissenso sia della società di gestione dell’aeroporto (Abd), sia dell’Enac (l’Ente nazionale per l’aviazione civile), e di rendere inefficaci i relativi vincoli. Secondo la Provincia, alla base di questa decisione ci sono diverse considerazioni: innanzitutto si parte dal fatto che la gestione del servizio aeroportuale rappresenta un “servizio di interesse economico generale”, come stabilito dalla Commissione Europea.

In secondo luogo, come già indicato dal Consiglio di Stato in risposta al ricorso del Comune di Laives contro la variante urbanistica d’ufficio del 2013, il masterplan rappresenta uno strumento di pianificazione con una posizione giuridicamente sovraordinata rispetto agli altri strumenti urbanistici. Infine, un eventuale stralcio dell’ampliamento della pista, viene sottolineato in una nota della Provincia, si muoverebbe contro gli interessi economici della società inhouse che gestisce l’aeroporto stesso, soprattutto alla luce della procedura di dismissione dell’intero pacchetto azionario detenuto dalla Provincia in Abd. Nella delibera approvata dalla giunta provinciale si precisa che la previsione di un biotopo all’inizio o alla fine della pista di atterraggio e di decollo contrasta con le linee guida per la gestione del rischio nelle vicinanze degli aeroporti. Nel corso della riunione di ieri, inoltre, l’esecutivo ha dato il proprio via libera alla prosecuzione per il 2019 della convenzione che regola i rapporti tra Provincia e Abd, «accordo che sarà cancellato non appena il pacchetto azionario di proprietà della Provincia sarà definitivamente ceduto».













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