Alpini di Magré, festa per i 90 anni della fondazione 

Il compleanno. Il Gruppo del paese è nato il 29 giugno del 1929 Ieri alla sfilata presente anche il presidente nazionale dell’Ana Favaro Commosso il capogruppo Gino Degasperi. Il ringraziamento del sindaco


Bruno Tonidandel


MAGRE’ Era una calda mattinata, sabato 29 giugno del 1929, appunto 90 anni fa, quando nel palazzo dei baroni Salvadori, a Magré, presente il prefetto di Trento Piomarta e numerose autorità, nasce il Gruppo degli alpini del paese, forte di 37 iscritti di entrambi i gruppi linguistici. La benedizione del gagliardetto viene impartita dal parroco don Zorzi alla presenza della madrina, la baronessa Iolandina de Salvadori. Lo stesso giorno viene anche costituito il Gruppo di Salorno-Roveré della Luna. Ieri, sotto la pioggia, il Gruppo degli alpini di Magré, che comprende anche quelli di Cortina, ha festeggiato l’anniversario, non dimenticandosi dei soci fondatori ormai scomparsi e di coloro che “sono andati avanti”, ponendo una corona di alloro davanti al monumento dei Caduti al cimitero, allo squillo del “Silenzio”. Ieri, il corteo degli alpini prevenienti non solo dall’Alto Adige e dal Trentino, ma anche da Veneto e Lombardia, guidati dal presidente nazionale dell’Ana Sebastiano Favaro, sono sfilati nelle vie del centro storico di Magré dirigendosi poi verso la sede del Gruppo alla stazione ferroviaria. Non erano molti i tricolori alle finestre, ma sicuramente era tanto l’amore nei confronti di questo gruppo di Penne Nere che si fa voler bene in paese perché sempre pronto ad intervenire quando è necessario. Più volte questo aspetto è stato ricordato dal sindaco, Theresia Degasperi Gozzi. E questo è dimostrato anche dai numerosi collaboratori del Gruppo guidato dal 1987 ad oggi, dal “mitico” Gino Degasperi che ieri ha stupito tutti quando, commosso dalle parole del sacerdote Bruno Fasani, durante la Messa, non ha saputo trattenere le lacrime, lui, alpino di ferro «l’unico – come ha detto don Bruno – capace di mettere d’accordo l’Italia e la Russia, visto che ha sposato una ragazza dell’ansa del Don». Dopo la cerimonia religiosa, è stata impartita la benedizione al gagliardetto Ana di Magré con la madrina Michela Frisinghelli, alla scultura realizzata da Bruno Lunz e al Museo degli alpini, piccolo, ma ricco di preziosi reperti storici. Un lauto pranzo e un concerto della Fanfara della sezione alpini di Trento hanno chiuso la giornata.















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