Biotopo vicino all’aeroporto Il Tar deciderà il 24 luglio 

Il ricorso. Il Comune di Laives contro la Provincia e a favore della creazione di una zona tutelata Sindaco e vice: «La bocciatura della nostra proposta non ha seguito la procedura prevista»


Bruno Canali


Laives. Mercoledì 24 luglio, se non ci sarà un rinvio, il Tar analizzerà il ricorso del Comune di Laives contro la Provincia per il no alla previsione urbanistica in base alla quale Laives prevedeva di trasformare in un biotopo la parte a sud del terreno dove invece si punta ad allungare la pista dell’aeroporto di San Giacomo. Con lo spostamento dell’A22, è questo l’altro tema che “non fa dormire tranquilli” amministratori e buona parte della comunità di Laives.

La battaglia in merito all’aeroporto, culminata con il referendum che ha premiato chi voleva la cessazione del finanziamento pubblico alla struttura, è nota. In seguito, il Comune di Laives aveva anche dato il via a una variazione urbanistica per togliere dal Piano urbanistico comunale - Puc quella inserita d’ufficio dalla Provincia per fare spazio all’allungamento della pista e realizzare invece un biotopo “a secco”, ovvero un biotopo dove non è prevista acqua, in maniera tale da rispettare le normative sulla sicurezza degli aeroporti che sconsigliano di avere aree vicino dove possano stabilirsi uccelli, pericolosi per gli aerei.

“Con una procedura inusuale - ricordano sindaco Christian Bianchi e vice sindaco Giovanni Seppi - l’ex giunta provinciale, che era all’epoca a pochi mesi dalla scadenza, si è affrettata a cassare la nostra richiesta di variazione urbanistica per riportare la situazione allo stato precedente e prevedere lì il biotopo non pericoloso per la navigazione aerea. La bocciatura è avvenuta senza iniziare la procedura che viene seguita in occasione di richieste di variazione urbanistica, con i passaggi tecnici e le verifiche che dovrebbero essere fatte prima della decisione. Da qui, la scelta del consiglio comunale di Laives di ricorrere al Tar contro questa procedura”.

Sotto traccia, comunque, si sta lavorando anche per trovare una soluzione in grado di mettere d’accordo tutti e lo fa capire Seppi: “Ad alto livello, sia politico che tecnico, è in corso una trattativa all’interno della Svp provinciale - dice Seppi - e ci sono stati, e ci saranno, vari incontri, con il presidente Kompatscher e con i consiglieri provinciali del partito. La volontà è quella di cercare se possibile un terreno d’intesa che possa andare bene a tutti”.

Intanto la polemica è passata in secondo piano, superata da quella che riguarda l’ipotesi di spostamento dell’A22 in galleria, ipotesi inserita dal Comune di Bolzano nel proprio Piano urbano per la mobilità e ritenuta dal Comune di Laives “devastante” per il proprio territorio. Anche in questo caso, si lavora su due piani: quello ufficiale, con il consiglio comunale di Laives che ha approvato all’unanimità un documento molto severo nei confronti di Bolzano, chiedendo che venga quanto prima stralciata l’ipotesi tracciata sul territorio di Laives. C’è quindi la diplomazia più riservata, quella degli incontri non ufficiali della base Svp con i propri vertici provinciali, puntando a far sentire la pressione che sale da iscritti e amministratori.













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