Capannone dell’orrore, verifiche a Laives e a Ora 

Le reazioni. La ditta citata dagli inquirenti sembra fosse incaricata di scavare le fosse Sindaci cauti: «Pare non esserci un coinvolgimento diretto: aspettiamo gli sviluppi dell’indagine»


Bruno Canali


Laives. A mano a mano che proseguono le indagini degli inquirenti sulla vicenda del “capannone dell’orrore” scoperto ad Asola di Scurelle, in Trentino, dove a quanto pare salme venivano trasferite dalle bare ad alcuni scatoloni per poi rivendere le casse, si allarga anche il numero dei Comuni coi quali la ditta avrebbe avuto contatti. Tra questi risulterebbero pure Laives, Ora ed Egna.

In attesa di sviluppi.

La notizia ha colto di sorpresa il sindaco Christian Bianchi e l’assessore Luca Dallago, competente per il cimitero. Va aggiunto comunque che, a differenza del vicino Comune di Bolzano, quello di Laives non ha mai avuto un proprio ufficio che organizzasse funerali, ma esclusivamente un’impiegata che segue la gestione dei due cimiteri, quello vecchio, dietro la chiesa, che è in via di smantellamento, e quello nuovo, in zona Galizia. «Non ho ricevuto alcuna segnalazione in merito a questa vicenda – ha dichiarato ieri il sindaco Bianchi dopo avere letto la notizia – Comunque martedì mattina, quando i nostri uffici comunali riapriranno, faremo delle verifiche. Il nostro Comune non dispone di uno specifico ufficio che organizzi i funerali, ma solamente di quello che segue l’ordinaria manutenzione, appaltandola periodicamente mediante una gara. I funerali e tutto ciò che ne consegue per quanto riguarda la destinazione finale delle salme sono appannaggio delle imprese private di pompe funebri alle quali i parenti si rivolgono in questi casi. Qualora si scelga l’inumazione i corpi sono sepolti nel cimitero; nel caso delle cremazioni, invece, dopo il funerale in chiesa la bara viene trasferita al crematorio di Bolzano». Anche il sindaco di Laives insomma attende ulteriori sviluppi di questa vicenda, per capire se vi siano elementi concreti in grado di coinvolgere in qualche maniera il Comune.

Inumazioni e tumulazioni.

La competenza dell’amministrazione comunale si limita alla gestione e alla manutenzione dei cimiteri, mentre non è mai esistito un servizio cimiteriale come quello bolzanino. Le inumazioni sono fatte ormai solo nel nuovo cimitero Galizia, mentre le cremazioni sono operate nell’impianto crematorio che ha sede nel cimitero di Oltrisarco. Le ceneri tornano poi a Laives, dove sono tumulate nei loculi lungo il muro di cinta.

La reazione a Ora.

Esattamente come per Laives, nemmeno il Comune di Ora dispone di un servizio cimiteriale. La ditta Linea Momenti di Pergine Valsugana (il cui rappresentante legale è indagato per smaltimento illecito di rifiuti e vilipendio di cadavere) ha ricevuto incarico dal Comune soltanto per lo scavo e il riempimento delle fosse. «Dell’inumazione e del trasporto delle salme all’impianto crematorio di Bolzano – spiega il sindaco Roland Pichler – si occupano invece le imprese di pompe funebri regolarmente autorizzate. Aspetteremo le opportune verifiche, anche se per adesso sembra che nessuna persona inumata a Ora sia coinvolta».

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