Case di riposo, per le rette 500mila euro dal Comune 

Bianchi: «Vanno aggiunti poi 5 milioni per l’ampliamento della struttura» Cresce la preoccupazione per una popolazione sempre più anziana e povera


di Bruno Canali


LAIVES. Anche a Laives, come un po’ dappertutto, le domande di ammissione alla casa di riposo e a quella per lungodegenti sono molte di più dei posti disponibili. Questo si aggiunge a un altro problema, di natura finanziaria: ormai la spesa che il Comune è chiamato a sostenere per la sola integrazione (o per il pagamento completo) delle rette dei suoi cittadini ospiti delle strutture – non solo a Laives – sfiora il mezzo milione di euro l’anno.

«A questa spesa – dice il sindaco Christian Bianchi – vanno aggiunti poi i soldi per contribuire al funzionamento delle strutture stesse. Per la casa di riposo, ad esempio, è in programma un ulteriore ampliamento. Si parla di circa 5 milioni di euro, parte dei quali arriveranno dalla Provincia, ma anche il Comune dovrà fare la propria parte. È una situazione generalizzata, risultato di un progressivo invecchiamento della popolazione grazie alla crescita dell’aspettativa di vita. Pensiamo poi alla media di figli delle famiglie, ormai attestatasi su un figlio o poco più. Questo significa che in futuro ogni due anziani ci sarà un solo giovane a sostenerli. A sua volta, questo imporrà un potenziamento dei servizi sociali rivolti proprio alla terza età, con i costi che ne conseguiranno».

Come prevede la normativa, ogni Comune è chiamato a pagare l’integrazione (o il costo completo) della quota di degenza in casa di riposo o per lungodegenti per gli anziani che non abbiano risorse proprie per poterlo fare (pensioni, redditi o altro). Eventualmente l’amministrazione comunale può rivalersi sui parenti stretti, ma solo fino a quelli di secondo grado. E se anche questi ultimi dimostrano di non poter contribuire al pagamento, non c’è nulla da fare: deve pensarci il Comune di appartenenza dell’anziano, sia quest’ultimo ospite in una struttura della sua città, o in altre, anche distanti, come succede spesso anche per quanto riguarda la realtà di Laives, che ha qualche anziano ospite altrove. Come detto, questa quota è salita sempre più col passare degli anni e attualmente si avvicina al mezzo milione di euro l’anno, somma che comincia a essere impegnativa per le casse comunali. In prospettiva, poi, lo scenario appare ancora più preoccupante, proprio perché, come indica anche uno studio di qualche anno fa della Comunità comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina, le persone anziane continueranno ad aumentare anche a Laives e, contestualmente, crescerà il bisogno di strutture dove ospitarli e anche il numero di coloro che non avranno sufficienti risorse per pagarsi le rette in case di riposo o di lungodegenza. E toccherà ai Comuni mettere mano al portafoglio.













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