Centro giovani e museo all’ex Schulze Pollmann 

Il Comitato civico ha messo gli occhi sulla fabbrica con la ciminiera-simbolo «Spazi per raccontare la storia della frazione e per le attività dei ragazzi»


di Bruno Canali


LAIVES. Della vecchia fabbrica di pianoforti Schulze & Pollmann (in precedenza un oleificio), a Pineta, è rimasta solo la grande ciminiera di mattoni rossi, diventata di fatto il simbolo della frazione. La vecchia fabbrica è stata abbattuta anni or sono per fare posto ad alcuni condomini, e dell’intero complesso, insieme alla ciminiera, rimane parte della cubatura che per un po’ ha ospitato un’officina meccanica ma che poi è stata a sua volta abbandonata.

Su quell’edificio rimasto punta la propria attenzione il Comitato civico di Pineta, forte di un parere espresso in occasione di un’assemblea pubblica con la giunta comunale di Laives. In quell’occasione infatti sarebbe emersa l’indicazione di fare il possibile per mantenere edificio e ciminiera e creare spazi destinati alla comunità locale, compreso un piccolo museo che ricordi il passato di Pineta e della sua ex fabbrica. “Questo – scrivono i rappresentanti del Comitato civico di Pineta – ha riacceso la nostra speranza, sia per le dimensioni di ciò che è rimasto dell’oleificio, dove potrebbero essere ospitati anche reperti archeologici recuperati in zona e attualmente custoditi nel Museo civico di Bolzano, sia perché, visti gli spazi, lì potrebbe essere realizzato anche un centro di aggregazione giovanile”.

L’idea di un centro giovanile per Pineta prende le mosse dalla considerazione che fino a qualche anno fa un centro di questo genere esisteva. Si trattava del centro giovanile “Speed”, ospitato in alcuni locali della parrocchia di Pineta. Lo Speed poi è stato chiuso definitivamente, così i giovani di Pineta non hanno più avuto un riferimento, come invece hanno quelli residenti a Laives (dove ci sono il Beehive al Don Bosco, il Nologo in zona Galizia e il Fly, per ragazzi del gruppo tedesco) e a San Giacomo (nel centro parrocchiale).

“Sarebbe auspicabile dare anche ai giovani di Pineta la possibilità di avere un punto di aggregazione – dicono dal Comitato civico – dove partecipare ad attività ludiche, creative ed espressive, rendendo il punto giovani una “casa” dove ritrovarsi per condividere esperienze, iniziative e tempo libero. Nel 2013 fu presentato un progetto, morto precocemente per i costi e soprattutto per una volontà politica. Intanto i ragazzi di Pineta vanno altrove”.













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