talenti in erba 

Ciclismo, il figlio del sindaco convocato ai mondiali

LAIVES. Il ciclismo giovanile sta proiettando Laives ai vertici europei e mondiali, sia in campo femminile, con le vittorie della campionessa europea Elena Pirrone, sia con la convocazione ufficiale...



LAIVES. Il ciclismo giovanile sta proiettando Laives ai vertici europei e mondiali, sia in campo femminile, con le vittorie della campionessa europea Elena Pirrone, sia con la convocazione ufficiale di Matteo Bianchi, figlio del sindaco Christian Bianchi, per partecipare in nazionale giovanile ai mondiali juniores su pista che si disputeranno nel velodromo internazionale della Uci di Aigle, in Svizzera.

Raggiante papà Christian, ed elettrizzato il ciclismo provinciale. Matteo correrà nei giorni tra il 17 e il 19 agosto, e questa settimana è dedicata alla messa a punto della preparazione. Per Bianchi si tratta di una convocazione molto importante, che segue la medaglia di bronzo conquistata ai campionati italiani su pista dello scorso anno. E ancor più perché arriva durante il primo anno nella categoria juniores, quindi nell’anno in cui Matteo si trova a lottare con atleti più grandi di lui. I convocati, in tutta italia, sono 10, risultato di una selezione molto dura. Parteciperà anche il suo compagno di squadra trentino Edoardo Zambanini, segno che l’attività svolta quest’anno dall’allenatore del team Campana Imballaggi, Alessandro Coden, è stata di altissima qualità, e in grado di competere con i team di tutta Italia. «A Coden va un sentito ringraziamento – dice papà Christian –, questa convocazione va dedicata a lui e al lavoro che ha svolto, così come vanno ringraziati tutti coloro che hanno lavorato alla preparazione sportiva di Matteo, dal suo esordio otto anni fa in Mendelspeck, alle scorse stagioni nel team Südtirol, fino al team Campana Imballaggi di oggi. Un ringraziamento anche alla Fci di Bolzano, a Nino Lazzarotto e a Sandro Dallago, che hanno portato Matteo a correre le gare in pista negli anni scorsi, permettendogli di trovare un settore particolarmente adatto a lui. Un ringraziamento anche a Fabio D’Eramo, il suo allenatore di 5 anni fa, che convinse Matteo a proseguire con il ciclismo in un momento in cui mio figlio pensava di smettere. Il successo di oggi lo si deve a tutti loro. Matteo è consapevole che indossare la maglia della Nazionale italiana è un onore concesso a pochissimi, e che questa è già una grandissima vittoria», conclude papà Christian Bianchi. (b.c.)













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