Il Gambero Rosso premia San Michele 

A coronare vent’anni di successi della cantina di Appiano arrivano i Tre Bicchieri per il Pinot Noir


di Angelo Carrillo


APPIANO. Tre le stelle assegnate alla cantina di San Michele per aver vinto trenta volte il “campionato”, come nel calcio. In questo caso, il premio Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Tre Stelle della guida Vini d’Italia che la cantina di San Michele-Appiano si aggiudica con i Tre Bicchieri dell’edizione 2019 della guida italiana di riferimento, assegnati al Pinot Noir Riserva 2015 della Linea Sanct Valentin. Le trenta vittorie sono state raggiunte in poco più di vent’anni: si distingue il 2000, quando il Gambero Rosso volle premiare ben tre vini della cantina di San Michele. Così le viene conferito il titolo di prima cantina il Alto Adige ad aver conquistato tre stelle. Fondata nel 1907, la cantina è divenuta un riferimento della viticoltura italiana nel mondo grazie al winemaker Hans Terzer, che guida San Michele Appiano da più di quarant’anni, nei quali ha perseguito con determinazione la ricerca della qualità, e che con l’introduzione in viticoltura di uvaggi bianchi internazionali ha contribuito a rendere famoso e importante il vino dell’Alto Adige. «I vini della Linea Sanct Valentin rappresentano le peculiarità del nostro terroir e la migliore espressione del nostro lavoro in cantina. Da oltre trent’anni testimoniano il costante impegno della ricerca dell’eccellenza, la migliore rappresentazione della nostra terra», sottolinea Terzer. «Ciascuna varietà è impiantata nelle zone più vocate del nostro territorio, dove, grazie ai nostri soci, nasce il successo della produzione. Il Pinot Noir Sanct Valentin è il nostro vino rosso più importante e si distingue per finezza, frutto, struttura equilibrata e tannini fini che conferiscono una riconoscibile eleganza e sensualità». Ma non è sempre stato così. «Soprattutto alla fine degli anni ‘90 la guida ha contribuito a far conoscere i nostri vini sul mercato nazionale e all’estero, soprattutto i nostri vini bianchi. Di questi trenta bicchieri, 28 sono bianchi, e 18 di questi sono Sauvignon Sanct Valentin. Senza contare da qualche anno viene premiato un solo vino per cantina». Fin dal 1995 vengono selezionate per il Pinot Nero Sanct Valentin solo vigne a coltivazione Guyot. La vinificazione prevede un lungo processo, con la fermentazione in tini di acciaio, l’affinamento in barrique tonneau, la maturazione di un anno in botti grandi di legno pregiato. Ne nasce un vino di talento, dal frutto seducente, di grande mineralità e persistenza. Originario della Francia, in Alto Adige il Pinot Nero è coltivato dal 1850 ed è chiamato Blauburgunder. Il nome della linea Sanct Valentin si deve alla tenuta nobiliare Sankt Valentin, risalente al XV secolo, dove nel 1986 furono impiantate le prime vigne di questa linea.













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