Irpef, via libera definitivo al taglio di 180 mila euro 

Il bilancio di previsione. Approvata in consiglio comunale la riduzione dell’aliquota allo 0,25% Seppi: «Aumenteranno le tariffe del servizio idrico». Fino al 2021 investimenti per 42 milioni


Bruno Canali


Laives. Il consiglio comunale ha approvato la riduzione dell’aliquota Irpef dallo 0,30 allo 0,25%. La proposta della maggioranza è passata, non senza discussioni con l’opposizione che, pur valutando positivamente questa riduzione, si aspettava qualcosa di più.

La decisione di ridurre l’aliquota dell’addizionale Irpef era stata chiesta ancora qualche mese fa dall’allora Obmann Svp, Hans Joachim Dalsass. Fatte le valutazioni necessarie, la maggioranza ha recepito la proposta e l’ha concretizzata in occasione del bilancio di previsione 2019, approvato mercoledì sera. Ferma restando la soglia dei 15 mila euro di reddito (sopra i quali si inizia a pagare l’Irpef), l’aliquota è stata abbassata allo 0,25%, che in soldoni significa circa 180 mila euro in meno nelle casse comunali. «L’entrata prevista – ha spiegato infatti l’assessora Daniela Vicidomini – scende da 756 mila a 560 mila euro, ma questo non condizionerà il programma degli investimenti». Poi, rispondendo a una richiesta della consigliera Sara Endrizzi (Pd), Vicidomini ha specificato che i soldi che arrivano dall’Irpef finiscono nel calderone delle spese correnti.

Non sono mancate le polemiche: conti alla mano, l’opposizione ha sottolineato che, in definitiva, con questa riduzione dell’aliquota i contribuenti di Laives risparmieranno solo un paio di euro l’anno. «Anche se sul singolo cittadino questo taglio non incide più di tanto – ha ribattuto il sindaco Christian Bianchi – complessivamente si tratta di 180mila euro in meno di gettito Irpef, un primo passo significativo dopo l’aumento operato in passato. Certo sarebbe auspicabile eliminare definitivamente l’addizionale, ma la nostra situazione di bilancio non ce lo permette. Intanto possiamo almeno abbassare l’aliquota».

Il consiglio comunale ha discusso anche della tariffa relativa alle affissioni e di quelle per il servizio idrico. In questi due campi invece sono previsti degli aumenti per determinate categorie. «Si tratta di aumenti necessari per poter intervenire sulla rete dell’acquedotto – spiega il vicesindaco Giovanni Seppi –, per la quale dove abbiamo in programma, per il prossimo triennio, investimenti inderogabili». Questo ha fornito al consigliere Dino Gagliardini (Pd) la possibilità di affermare che, stando così le cose, forse si poteva anche lasciare l’Irpef com’era, utilizzando i soldi che ne derivano per potenziare servizi ai cittadini e pianta organica comunale. Alla fine, comunque, il bilancio di previsione è passato all’unanimità. Pareggia su una cifra di 43 milioni e 650.522 euro, con investimenti superiori a 42 milioni di euro previsti nel prossimo triennio. Fra le entrate maggiori, l’Imi, con 4 milioni e 100 mila euro.

Per quanto riguarda invece il nuovo regolamento delle affissioni, si prevede un aumento medio del 20% delle tariffe, con un massimo di più 50 per cento del costo per manifesti che superino il metro quadrato di superficie. Dal settore affissioni (che cura una concessionaria esterna) il Comune di Laives prevede di incassare circa 74 mila euro, più o meno come l’anno passato.













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