Isola ecologica difettosa, furiosi i residenti del centro 

Il sistema di raccolta rifiuti. Il container interrato di via Broger ha problemi di funzionamento Cresce il fenomeno dell’abbandono selvaggio. Castelli: «Non troviamo il microchip di ricambio»


Bruno Canali


Laives. Le isole interrate per la raccolta dei rifiuti sono il sistema più vecchio ancora in funzione nel territorio comunale di Laives. Non sono state una scelta indovinata, perché fin dall’inizio, si può dire, hanno manifestato problemi di funzionamento. Unico pregio, se si vuole, è quello di essere una presenza molto discreta: dall’esterno si vede solo una colonnina nella quale è ospitato lo portello per introdurre la scheda magnetica personale per poter introdurre i sacchetti con i rifiuti. Laddove è stato possibile, l’amministrazione comunale le ha via via sostituite con i sistemi di superficie Multipress, che sono certamente più impattanti alla vista, ma per contro molto più robusti e affidabili.

Da diverso tempo, una di queste isole interrate ubicata davanti ai condomini di via Broger, in centro città, è bloccata. Non mancano le lamentele dei residenti, i quali o abbandonano i propri sacchetti accanto alla colonnina (come succede periodicamente), o, se hanno senso civico, si recano a quella più vicina, che è accanto alla scuola materna di via Kennedy, distante un centinaio di metri. Perché in via Broger sussista questa situazione negativa lo spiega il consigliere Paolo Castelli (M5s), che da alcuni mesi ha assunto la delega per i rifiuti e i rapporti con Seab.

«Purtroppo a un certo punto il sistema elettronico che fa funzionare quell’isola ecologica interrata si è guastato. Manca un microchip, che non si riesce più a trovare. È lo stesso sistema che abbiamo ancora in via Kennedy, in via Marconi e a San Giacomo, sistemi tra i più vecchi adottati dal Comune per la raccolta dei rifiuti con pesatura grazie alla tessera personalizzata che i cittadini hanno a disposizione. Da quanto dicono gli addetti, non si riesce più neppure a recuperare i pezzi di ricambio, ed è quindi un problema serio. Effettivamente, l’isola interrata di via Broger si trova attualmente in queste condizioni».

I cittadini che abitano nella zona circostante ovviamente continuano a lamentarsi per il disservizio, quindi una soluzione il Comune la dovrà per forza trovare. È ancora Castelli che parla: «Se non si trovano i pezzi di ricambio per questi vecchi sistemi di raccolta interrata – dice il consigliere – bisognerà sostituire le isole rimaste con i nuovi sistemi di superficie Multipress. Non è neanche, o non solo, una questione di soldi da spendere, quanto piuttosto di spazi di ingombro: i Multipress hanno determinate dimensioni e, da verifiche fatte, lo spazio dell’isola interrata di via Broger non è sufficiente. O si trova un Multipress più piccolo, oppure bisognerà studiarne meglio la collocazione in quella zona».

In un modo o nell’altro, effettivamente una soluzione bisognerà trovarla al più presto, perché intorno all’isola per i rifiuti di via Broger gravitano potenzialmente centinaia di famiglie. Nell’attesa, sarebbe però più corretto non abbandonare i rifiuti ma portarli a quella più vicina, che è in via Kennedy.













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