Salorno. Non era una serata ideale per uscire di casa. Ma nonostante la pioggia insistente e il buio, ottima è stata la risposta dei cittadini di Salorno che hanno preferito, al comodo divano di casa, partecipare all’incontro organizzato dal locale Circolo del PD “Walter Martinelli” - con il professor Francesco Palermo, intitolato “Europa un continente di opportunità”. Con costante frequenza anche gli organi di informazione riferiscono di decisioni prese dalla “Banca Centrale Europea”, di vincoli posti dalla “Comunità Europea”, di “Brexit”, di Paesi che sono in procinto o vorrebbero aderire alla “Comunità”, di politiche in termini di accoglienza e così di seguito. Quindi l’incontro ha rappresentato un’eccellente opportunità per capirci qualcosa di più da un esperto della materia che, oltre ad essere professore di diritto pubblico comparato presso l’Università degli Studi di Verona e Direttore dell’Istituto di studi federali comparati di Eurac Research di Bolzano, ha anche alle spalle un’esperienza istituzionale quale Senatore della Repubblica e di Presidente della Commissione dei Sei. Dopo la presentazione del relatore da parte dell’assessore comunale, la signora Lidia Faustin, sono state proiettate delle slides, alcune delle quali hanno ricordato che l’Unione si prefigge, fra l’altro, di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli; offre ai suoi cittadini uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere interne, in cui sia assicurata la libera circolazione delle persone, il suo mercato interno, l’unione economica e monetaria e il mutamento del gradimento dei cittadini dell’Italia nei confronti dell’Unione medesima nel corso degli anni. L’altra metà della serata è stata dedicata al pubblico, che ha così avuto modo di esprimere pareri e porre domande al relatore.

Il professor Palermo ha evidenziato che: «Sia l’entusiasmo di qualche tempo fa, sia lo scetticismo attuale nei confronti dell’Unione, sono dovuti alla scarsa conoscenza del suo funzionamento. L’Europa è troppo importante per le nostre vite per guardarla con superficialità». B.T.