LAIVES. Con la liquidazione di circa 5mila euro approvata dalla giunta comunale nei giorni scorsi si può dire ufficialmente trascorso il “soggiorno” a Laives del comandante della polizia municipale di Merano Fabrizio Piras.

La delibera assegna a Piras 5649,41 euro per il periodo tra il 28 novembre 2017 e il 30 aprile 2018, cioè poco più di mille euro al mese per dividersi tra Merano e Laives, seppure per poche ore alla settimana, con l’onere degli spostamenti e la responsabilità di coprire il posto vacante di comandante (e del suo vice). La poltrona era rimasta vuota quando lo scorso anno il comandante Sergio Codato era andato in pensione: da allora il Comune di Laives si era trovato in una situazione emergenziale. Non era facile trovare un candidato che soddisfacesse i requisiti necessari a ricoprire il posto, vale a dire una laurea e il patentino di bilinguismo di livello A richiesto ai dirigenti.

Inizialmente il contratto si sarebbe dovuto concludere a fine marzo, ma il Comune ha deciso di prorogarlo di un mese, dopodiché Laives ha dovuto aspettare luglio per avere qualcuno che guidasse il corpo locale della municipale. Da circa un mese infatti la carica di vicecomandante è in mano al sottotenente Roland Pichler, che fa le veci di comandante nell’attesa che arrivi il successore di Codato. Da 14 anni nella polizia municipale di Laives, con l’inaugurazione dell’incarico Pichler aveva ricordato i primi tempi, quando il corpo locale contava 12 membri, contro gli 8 vigili urbani effettivi attuali. Con un surplus di lavoro rispetto a quattordici anni fa: ai controlli della viabilità si sono aggiunti gli oneri di seguire le procedure relative all’occupazione di suolo pubblico, di svolgere i compiti di polizia annonaria e molto altro ancora.

Nel frattempo, a maggio di quest’anno, la polizia municipale di Laives si è data un nuovo regolamento: l’ultimo risaliva al 1964 ed era diventato ormai un intrico di ordinanze e nuove normative. In quell’occasione la consulenza tecnica è stata di Piras: ne è risultato un documento di lavoro utile alla polizia municipale e un “regolamento dell’educazione” per i cittadini.