Maffeis: «Andato via per creare un nuovo modello di servizi» 

L’ex dirigente spiega perché ha lasciato la Domus Meridiana E non chiude al possibile rientro alla casa di lungodegenza


di Bruno Canali


LAIVES. Marco Maffeis ha lasciato tempo fa la direzione della casa di lungodegenza Domus Meridiana di Laives (che aveva guidato per un decennio) per assumere quella di una struttura analoga a Bressanone, la Apsp Santo Spirito. Adesso che l’attuale direttrice Liliana Di Fede sta per lasciare a sua volta l’incarico, in Comunità comprensoriale e in Comune a Laives si pensa ad un ritorno dell’ex direttore.

E proprio Maffeis spiega perché ha lasciato tre anni fa e quali sono effettivamente le prospettive di un suo rientro.

“Non si trattò certamente di fare largo alla collega Di Fede - dice Maffeis - come voci maligne andavano sostenendo: vinsi la selezione a Bressanone ben prima dell’esito elettorale che promosse Bianchi e Liliana Di Fede si trovò a beneficiare del tutto casualmente di una circostanza a lei favorevole. A farmi optare per Bressanone fu l’opportunità di vivere lì quel modello gestionale virtuoso di cui si parlava da tempo a Laives, il modello dell’Azienda pubblica di servizi alla persona e che la giunta precedente non aveva avuto la forza di realizzare. Ricordo come allora i tecnici di entrambi i fronti (Comune e Comunità comprensoriale) si confrontassero da tempo sulle modalità di passaggio al nuovo modello gestionale e che fosse praticamente tutto pronto per l’operazione. Ad un soffio dal traguardo, però, il progetto venne seppellito e di Apsp non si parlò più”.

Per Marco Maffeis, questo modello era il “sogno nel cassetto” e non lo nasconde. “Il sogno nel cassetto - dice - era quello di creare un soggetto forte, capace di rispondere al meglio ai bisogni della popolazione anziana di Laives, Bronzolo e Vadena. Un nuovo soggetto, dotato di esperienze e persone eccezionali, che potesse sfruttare al meglio le sue notevoli competenze professionali, insieme alla parte politica per il futuro dell’assistenza agli anziani nei tre Comuni gemelli alle porte di Bolzano. Nel mercato dei servizi pubblici l’unione fa la forza. Spero che la realtà di Bressanone possa dimostrarlo. Nel capoluogo della valle d’Isarco l’Apsp locale Santo Spirito si muove a tutto campo e sfrutta la condizione di unico attore sul campo per giocarsi la sua partita all’insegna di un unico interesse, quello della popolazione anziana. E non si venga a parlare di monopolio: è giusto che i servizi sociali restino in mano pubblica. Con l’aiuto del terzo settore, sì, ma in mano pubblica”.

“Quanto al possibile ritorno ala Domus Meridiana di Laives - aggiunge - con una battuta dico: nella vita mai dire mai. Il mio contratto a Bressanone è in scadenza”.

Marco Maffeis, insomma, sembra essere possibilista in merito ad un suo ritorno “alle origini”, a quella Domus Meridiana che aveva contribuito, durante il decennio nel quale l’ha diretta, a far crescere in qualità e a livello di professionalità di chi vi opera. Durante la sua direzione, infatti, la struttura e il personale avevano conquistato prestigiosi riconoscimenti a seguito di severe verifiche da parte di esperti del settore. Era stato allestito il centro diurno "Dies is" ed era stata anche creata un’ala della lungodegenti dedicata espressamente alla demenza, per far vivere il meglio possibile le persone che ne hanno bisogno. Inoltre, era stata avviata la “filosofia” che vuole questa struttura “aperta” verso l’esterno e quindi periodicamente al suo interno vengono organizzate iniziative rivolte sia agli ospiti e sia ai loro familiari e anche alla cittadinanza, una formula che si è rivelata vincente per tutti.

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