Mense, chi non salda il conto non mangia 

Il regolamento vale per asili, elementari e medie. La giunta a fine anno ha inviato i solleciti a sessanta famiglie


di Bruno Canali


LAIVES. Entro venerdì della prossima settimana, le famiglie che da settembre hanno figli che si serviranno del servizio di mensa scolastica (materne, elementari e medie) a Laives dovranno avere presentato la domanda di iscrizione. Ma attenzione: chi magari si è “dimenticato” di estinguere tutto il debito con il Comune per questo servizio, se non lo fa entro l’inizio della scuola rischia l’esclusione.

«Questo prevede il regolamento per la refezione scolastica - conferma Claudia Furlani, assessore alla scuola e alle attività sociali - ma comunque i nostri uffici dicono che chi ancora manca all’appello sta rientrando. Già sono state recuperate somme dovute per alcune decine di migliaia di euro in seguito agli accertamenti. Come recita chiaramente il regolamento, l’iscrizione al servizio di refezione scolastica è ammessa solo nel caso in cui l’utente sia in regola con i pagamenti relativi al servizio».

Non è un lavoro semplice, quello di verifica delle posizioni di ciascun utente. Mediamente, a Laives si parla di circa 2.500 fruitori, fra scuole materne, elementari e medie. Una mano determinante comunque la dà la tecnologia, perché il Comune, da tempo, ha adottato il software “School Multiutility Card” che associa a ogni utente delle mense scolastiche un codice, che accompagnerà il bambino o il ragazzo per tutti gli anni di frequenza dei servizi di refezione scolastica e, così, incrociando i dati si può risalire a ciascuna posizione per quanto riguarda il pagamento delle rette. Il sistema di pagamento è simile a quello delle schede prepagate per i telefonini: i genitori del figlio iscritto al servizio mensa scolastica a inizio anno versano una somma non inferire a 50 euro e, mano a mano, fruendo dei pasti viene scalata la quota. Non c’è nemmeno la scusa che non si sa più quanti soldi sono rimasti sul conto, perché fornendo un indirizzo e-mail i genitori possono sapere sempre sia se il figlio è andato in mensa, sia quanto credito prepagato rimane. Quando i soldi stanno per finire, arriva anche l’avviso che è il caso di ricaricare il conto. Nessun problema nemmeno se, a fine anno scolastico, dovesse rimanere un credito: verrà conteggiato l’anno scolastico successivo e se il figlio invece ha finito la scuola a Laives, e quindi non si servirà più della ristorazione scolastica, i soldi avanzati per la mensa verranno restituiti alla sua famiglia. Non dovrebbe essere un impegno gravoso, quello del pagamento della mensa scolastica: si va da un minimo di 1 euro e 10 centesimi fino a 3,60 euro a pasto per alunni non residenti.

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