Pedociclabile, collaudo ok per il ponte fluorescente

Il progetto. L’infrastruttura che collega Pineta alla zona Galizia testata con 65 tonnellate La segnaletica del percorso disegnata con una speciale vernice: effetti su sicurezza ed estetica


Bruno Canali


Laives. Responso positivo dal collaudo del nuovo ponte per la pista pedociclabile che collega Pineta alla Galizia. I tecnici di una ditta specializzata hanno collocato sull'arcata dell’infrastruttura una serie di contenitori per l'acqua: sono quindi stati riempiti con 65mila litri pompati dagli idranti della zona (fanno 65 tonnellate di peso) e lasciati sul ponte per diverse decine di minuti prima di essere svuotati e tolti. Il nuovo ponte, ovviamente, ha resistito senza fare una piega a questo peso, che non sarà mai raggiunto quando su di esso transiteranno bici e pedoni, ma le procedure di collaudo prevedono queste prove estreme di tenuta.

Le caratteristiche.

Il nuovo ponte, finanziato e costruito dalla Provincia, era stato posato lo scorso 18 marzo in una notte. La sua campata, che sovrasta la variante alla statale 12, è lunga complessivamente 66 metri, pesa 38 tonnellate e ha una larghezza di 4,5 metri.

Nel frattempo si sta anche completando la parte di pista pedociclabile che dal ponte raggiunge la zona sportiva Galizia. Questo pezzo, lungo alcune centinaia di metri, è appannaggio del Comune di Laives, che dopo avere effettuato tutti gi espropri di terreno necessari lungo una stradina sterrata che già esisteva fra le campagne, ha dato il via anche alla realizzazione del percorso. Se tutto va bene, per il prossimo mese sarà pronto.

Segnaletica fluorescente.

Infine, "ciliegina sulla torta", come ha confermato già il vice sindaco Giovanni Seppi, si provvederà anche a tracciare, lungo i lati della nuova pista pedociclabile, la segnaletica orizzontale, utilizzando una speciale vernice prodotta da una ditta bolzanina. Si tratta di una vernice che di giorno è identica alle strisce normali che si vedono lungo le strade, mentre di notte diventa fluorescente e questo senza bisogno di energia elettrica. La vernice infatti si "carica" durante il giorno e poi restituisce luminosità fino ad 8 ore consecutive quando cala il buio. L'amministrazione comunale ha detto “sì” immediatamente a questa soluzione, che non sostituirà l'illuminazione tradizionale, ma sarà un elemento estetico e di sicurezza in più per un ponte che già di suo è sicuramente molto interessante e che viene già illuminato in maniera ricercata durante la notte.

Del risultato si sono già rallegrati apertamente anche gli esponenti del comitato civico di Pineta che il ponte hanno fortemente voluto al posto di un sottopasso pedonale.

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