Quindici ettari pronti ad essere trasformati in verde agricolo 

Al vaglio del Comune le domande degli agricoltori dei masi Critici i 5 Stelle: «Consideriamo i danni del maltempo»


di Bruno Canali


LAIVES. C’è il verde agricolo e quello boschivo: il primo tende ad espandersi, mentre il secondo rischia di ridursi sempre più. Grazie a una legge urbanistica provinciale è possibile intervenire sul verde boschivo, di fatto eliminandolo, per poter creare invece verde agricolo, meleto o vigna che sia. Alla luce di questa possibilità, anche al Comune di Laives sono arrivate richieste in tal senso: «Complessivamente ammontano attorno ai 15 ettari di bosco da trasformare in verde agricolo – aveva spiegato tempo addietro il vicesindaco Giovanni Seppi, titolare dell’urbanistica comunale –, ma non è detto che diremo di sì a tutti: si valuterà caso per caso». Erano intervenuti anche i rappresentanti comunali del Movimento 5 stelle (che appoggiano la giunta), sostanzialmente per schierarsi contro questa possibilità, «una posizione che manteniamo», ribadisce il consigliere Paolo Castelli, «specialmente oggi, dopo le devastazioni dei nostri boschi causate dal maltempo».

Intanto la giunta comunale procede nell’analisi delle proposte. Qualche giorno fa ne ha vagliate diverse. «Nel periodo compreso tra il 2001 e il 2017 sono state presentate al Comune di Laives circa 39 domande per l’autorizzazione al cambio di coltura – si legge nella delibera – che prevedono una trasformazione da bosco in verde agricolo di una superficie di circa 150 mila metri quadrati (15 ettari appunto) che comporta un rilevante impatto sotto il profilo ambientale, paesaggistico e geologico del territorio comunale».

L’analisi è stata rigorosa, sia dal punto di vista dell’impatto paesaggistico-ambientale sia da quello idrogeologico, legato alla sicurezza del territorio. Il tutto poi approderà in consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Intanto il vicesindaco Seppi anticipa qualche cifra: «Nello studio vengono considerati diversi fattori, e le modifiche urbanistiche per correggere eventuali incongruenze fra piano urbanistico e piano paesaggistico vanno sistemate. Quindi è previsto un ettaro e mezzo circa come superficie di “compensazione”. Dei 15 ettari che rappresentano le richieste iniziali da parte dei privati, le superfici che effettivamente potranno essere trasformate da verde boschivo in verde agricolo complessivamente ammontano a circa 5,4 ettari, quindi meno della metà. Queste richieste di trasformazione delle superfici sono state in qualche caso ridotte, in qualche caso anche non accolte, e si tratta di un risultato ben ponderato che copre il periodo dal 2000 ad oggi, il tutto per mantenere paesaggio e natura il più possibile integri».

Le richieste di poter trasformare verde boschivo in verde agricolo, come si può immaginare, arrivano da agricoltori dei masi attorno alla città, quelli che hanno le coltivazioni confinanti con il bosco. Sul piano politico, se i due consiglieri del Movimento 5 stelle non voteranno queste modifiche potrebbe nascere un problema in maggioranza.













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