Rifiuti, ambulanti furiosi: «L’imposta è troppo alta» 

La protesta. I commercianti del mercato contro i costi per immondizia che non produrrebbero Insoddisfatti anche della posizione: «In via Kennedy avremmo più clienti, ma nessuno ci ascolta» 


Bruno Canali


Laives. Un commerciante ambulante che partecipa regolarmente al mercato settimanale del giovedì mattina in via Pietralba arriva a pagare fra i 150 e i 200 euro l’anno per il solo servizio di pulizia post-mercato. A questi si aggiunge poi la tassa per l’occupazione del suolo pubblico: se ci si presenta regolarmente ogni giovedì, si raggiungono più o meno i 200 euro l’anno.

«Sono somme simili a quelle che paghiamo in altre realtà della nostra provincia – dicono gli ambulanti –, solo che per Laives parliamo di un mercato molto piccolo, dove si fatica sempre di più a lavorare, anche per questioni logistiche. Ci sembra discutibile il pagamento delle immondizie, che in realtà non produciamo, salvo forse un banco di gastronomia. Chi vende scarpe, vestiti o pelletteria difficilmente quando va via lascia rifiuti. Ne avevamo parlato anni fa con gli assessori dell’epoca, ma non siamo mai riusciti ad arrivare a un accordo».

Non è da poco tempo che i commercianti ambulanti che partecipano al mercato settimanale in via Pietralba si lamentano, e non solo per il pagamento delle immondizie. Anche la collocazione non suscita tra loro grandi entusiasmi, sebbene sia sempre meglio di quando il mercato settimanale era in via Galizia. «Certamente in via Pietralba siamo in centro città – riprendono –, ma è una strada in salita, cosa che non favorisce le visite da parte della gente». E qui viene a galla un vecchio sogno degli ambulanti locali: quello di riuscire a ottenere la possibilità di spostare questo mercato settimanale lungo il tratto centrale di via Kennedy. Secondo loro questa sarebbe la collocazione ideale, mentre il Comune ha sempre sottolineato come questo non sia possibile per varie ragioni relative a sicurezza e viabilità. Via Kennedy infatti deve rimanere sempre libera perché è l’unica alternativa alla variante in galleria, e in caso di incidenti il traffico della variante va dirottato proprio lungo via Kennedy, come era un tempo, quando la variante non esisteva. Poi ci sarebbe il problema degli autobus, e infine quello del transito di eventuali mezzi di soccorso (la Croce Rossa si immette infatti su via Kennedy per uscire dalla propria sede). A queste osservazioni i commercianti ambulanti hanno sempre ribattuto sottolineando che per i venerdì lunghi però via Kennedy è chiusa ai transiti, e lo stesso succede due volte l’anno per le fiere, mentre per il mercato si tratterebbe di una mattinata ogni sette.

In merito a tutto questo discorso fa chiarezza il sindaco Christian Bianchi: «Per quanto riguarda le tasse di occupazione del suolo pubblico e delle immondizie, come dicono gli stessi ambulanti, siamo sullo stesso piano degli altri centri provinciali. Quanto allo spostamento del mercato settimanale in via Kennedy, abbiamo sottolineato più volte che non è fattibile per diversi motivi, non ultimi quelli legati alla sicurezza. Ho sempre spiegato che in futuro, quando finalmente anche la città di Laives avrà la propria piazza in centro, se ne potrà sicuramente riparlare: la piazza sarebbe anche il posto migliore per il mercato settimanale».













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