Rifiuti, controlli a tappeto su accessi e irregolarità 

Gli smaltimenti. Il Comune ottimizza il servizio in vista dell’avvio della raccolta dell’umido Intanto in via Negrelli la campana per la carta è stata fotografata piena di polistirolo e tetrapak


Bruno Canali


laives. La campana della carta in via Negrelli, vicino al parco giochi è spesso “soffocata” da confezioni di polistirolo per uso alimentare e tetrapak. “A volte - riporta Stefano Belli Franzini in una segnalazione a Paolo Castelli, il consigliere comunale delegato dal sindaco Bianchi per il settore ambiente - ci ho trovato dentro anche piantine da balcone”. E Castelli ha ringraziato della nota con foto e ha promesso di intervenire.

Intanto, lo stesso Castelli informa che continua la raccolta di dati sul servizio rifiuti solidi urbani da parte di Seab. “Grazie all’uso delle schede elettroniche personali con cui gli utenti accedono ai sistemi di conferimento dei rifiuti - dice Castelli - è possibile avere dati sulle quantità smaltite e sul numero di utenti che fanno riferimento a ciascuna delle nostre isole ecologiche, interrate o di superficie. Questi dati, in prospettiva, ci serviranno anche per allestire al meglio il servizio di raccolta dell’umido, che a Laives ancora non c’è (salvo che per un centinaio di grandi utenze) ma che arriverà, stando alle previsioni, ad ottobre 2020, quando sarà pronto e operativo il centro di raccolta a Lana. Lì verrà inviato anche l’umido che si raccoglierà a Laives”.

E i dati raccolti da Seab dicono anche altro, ad esempio quanti utenti si servono di un determinato sistema di raccolta con tessera personalizzata e questo, aggiunge Castelli, “ci dà l’indicazione sulla necessità o meno di potenziare il servizio in qualche specifica zona. Tanto per fare qualche esempio, all’isola centrale di via Marconi si rivolgono mediamente 635 utenti. In via Andreas Hofer, dove ci sono due isole ecologiche con multipress, fanno riferimento 658 utenti. In alcune di queste isole, registriamo anche i principali problemi di abbandono o scorretto utilizzo. Ebbene, occorre verificare se sia il caso di potenziare ulteriormente i sistemi di raccolta in queste isole o nei paraggi, proprio perché le statistiche di Seab ci dicono che sono utilizzate da tanti utenti titolari di tessera magnetica personale”.

Come detto, dall’autunno 2020 dovrebbe iniziare anche a Laives la raccolta dell’umido e i dati servono anche per capire come bisognerà organizzarsi. “L’idea - spiega Castelli - è quella di prevedere due tipologie di cassonetti: quelli da 300 litri e i più grandi, da 1.000 litri. I primi verrebbero dati in dotazione a condomini piccoli, con 10 - 12 famiglie, quelli da 1.000 litri invece sarebbero per i condomini più grandi. L’obiettivo è utilizzare la stessa scheda magnetica che oggi si usa per conferire i rifiuti ai sistemi di raccolta. Ai cittadini verrà dato un centinaio di sacchetti l’anno per l’umido, come succede ad esempio a Bolzano. I cassonetti dell’umido verrebbero svuotati due volte la settimana, con due lavaggi mensili, per far sì che, specialmente durante la stagione calda, non emanino cattivi odori”.Insieme alla parte operativa vera e propria, il Comune di Laives dovrà prevedere anche un importante investimento per acquistare quanto servirà per la raccolta dell’umido: dai cassonetti ai sacchetti dove riporlo.

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