Rifiuto selvaggio in centro, arrivano due compattatori 

Decoro urbano. In programma la sostituzione delle isole interrate di via Broger e di via Kennedy Il consigliere Paolo Castelli: «Abbandoneremo il sistema coi contenitori nascosti nel sottosuolo» 


Bruno Canali


Laives. Sono due le tipologie di isole ecologiche esistenti nel territorio comunale di Laives: una, la più datata, è quella delle “interrate”; l’altra, più recente, è quella dei “Pöttinger” di superficie. Le isole interrate, purtroppo, si sono dimostrate quasi subito più delicate e vulnerabili dei Pöttinger, perché soggette a blocchi del sistema elettronico che le fa funzionare. Oggi non si trovano nemmeno più i componenti necessari per ripararle, e così l’isola interrata di via Broger, in pieno centro città, ha il sistema bloccato da tempo e i residenti, oltre a protestare, talvolta abbandonano i sacchetti con i rifiuti accanto alla colonnina. «A mano a mano sostituiremo questi sistemi interrati con i Pöttinger», aveva spiegato Paolo Castelli, consigliere comunale (M5s) con delega al settore rifiuti e rapporti con Seab, che ora torna sull’argomento.

«Ho chiesto all’Ufficio ambiente di avviare la procedura per installare un mini-compattatore del tipo Pöttinger nello spazio dell’isola di via Broger – dice Castelli – e in quello dell’isola di via Kenneddy, davanti alla scuola materna. Anche lì c’è il sistema interrato con colonnina esterna. Il problema, con queste due isole, è che non hanno dimensioni sufficienti per ospitare il Pöttinger normale, come quelli che si vedono ad esempio in via Hofer o in via Sottomonte, quindi occorre acquistarne una versione più piccola. A mano a mano, poi, bisognerà installare questo tipo di compattatori di superficie anche nelle altre isole ecologiche dove ancora ci sono sistemi interrati».

Il principio dell’isola interrata rispondeva in particolare ad esigenze estetiche, perché in superficie si vede solo una colonnina, mentre i contenitori per i rifiuti sono nel sottosuolo. Purtroppo, però, questi sistemi si sono dimostrati molto instabili, probabilmente anche a causa dell’umidità che si accumula nel sottosuolo e alla lunga manda in tilt i delicati sistemi elettronici di pesatura dei rifiuti. Funzionano molto meglio i compattatori di superficie. Infatti, a mano a mano le isole interrate vengono sostituite con questi ultimi, che però col loro “cassone” hanno un impatto visivo maggiore.

A proposito di rifiuti, Paolo Castelli accenna anche alla raccolta dell’umido, condizionata dalla messa in funzione dell’impianto di conferimento in costruzione a Lana, che dovrebbe essere operativo per l’autunno 2020. Infine i cattivi odori, un fenomeno che col caldo tende a manifestarsi con maggiore intensità. Per quanto riguarda l’umido c’è poco da fare fino a quando non si potrà differenziarlo. Per le campane di raccolta di vetro e barattoli, invece, la raccomandazione è di lavarli sommariamente prima di gettarli: spesso proprio da queste campane si vede colare un liquido nauseabondo. Per quel che riguarda i compattatori, invece, Seab procede regolarmente al loro lavaggio e a spruzzarli quindi con enzimi che rallentano la fermentazione dei rifiuti umidi all’interno.













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