Sei telecamere hi-tech per vigilare le strade 

Sono costate 50 mila euro al Comune e altrettanti alla Comunità comprensoriale Bianchi: «Controlleranno il traffico, i mezzi rubati e quelli con revisione scaduta»


di Bruno Canali


LAIVES. Dello stock di telecamere per videosorveglianza che la Comunità comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina ha deciso di acquistare, sei saranno destinate al Comune di Laives. «Si tratta di telecamere di ultima generazione – spiega a proposito il sindaco Christian Bianchi –, “occhi elettronici” in grado di leggere perfettamente la targa di un automezzo di giorno come di notte, che installeremo nei punti strategici della viabilità. Una sarà posta all’ingresso sud della città, pressappoco dove c’è un autolavaggio. Un’altra all'ingresso nord di Laives, fra l’Hotel Steiner e la rotatoria di Pineta, due agli ingressi nord e sud della stessa frazione di Pineta e altre due a quelli di San Giacomo. Non saranno telecamere destinate ad esempio a controllare parchi o isole ecologiche, ma per i passaggi dentro e fuori i centri abitati».

Il sindaco di Laives continua spiegando che, una volta installate, saranno messe in rete con quelle che a loro volta installeranno tutti gli altri 18 Comuni della Comunità comprensoriale: ognuno dei Comuni potrà vedere in ogni momento le riprese delle proprie telecamere, mentre le forze dell’ordine avranno accesso a tutte le immagini di tutto il comprensorio. Grazie a questi controlli, sarà possibile ad esempio scovare eventuali mezzi rubati o in circolazione privi di assicurazione o con la revisione scaduta. «Saranno anche preziose per eventuali indagini da parte delle forze dell’ordine – aggiunge Bianchi – perché consentiranno di ricostruire i passaggi di un mezzo attraverso il nostro territorio e così di risalire più facilmente agli autori di qualche azione illegale». Per quanto riguarda i costi dell’operazione, il Comune di Laives, che dovrà contribuire, per quanto lo riguarda, al 50 per cento, spenderà circa 50mila euro, mentre l’altro 50 per cento sarà a carico della Provincia. «Come Comunità comprensoriale, della quale facciamo parte – conclude Bianchi – si vedrà anche se sono previsti contributi statali per questo genere di iniziative, così da contenere eventualmente ancor più la spesa».

Il territorio comunale di Laives è già presidiato da un certo numero di telecamere per la videosorveglianza, diverse delle quali erano state installate tenendo conto delle indicazioni fornite dai carabinieri. Grazie a queste, in passato è stato possibile risolvere anche qualche inchiesta avviata dalla polizia municipale su azioni vandaliche con imbrattamento di muri, così come, grazie a quelle installate presso le isole ecologiche, è stato possibile individuare (e quindi sanzionare) cittadini che abbandonavano i propri sacchetti con i rifiuti. Tra non molto, quindi, questa rete di videosorveglianza si amplierà, aumentando così anche la sicurezza nel territorio.













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