Speed check: 346 multe in soli cinque mesi 

Il bilancio. Le “colonnine arancioni” sono state attivate 39 volte, registrando 14.336 passaggi Bianchi ottimista: «È il segno che gli utenti della strada, soprattutto residenti, rispettano i limiti»


Bruno Canali


Laives. Pur avendo installato da tempo diversi speedcheck lungo le strade principali, la polizia municipale sta utilizzando con parsimonia questi dispositivi estremamente efficaci nell’imporre il rispetto dei limiti di velocità, con eventuali sanzioni per i trasgressori. Da un resoconto che il comando della polizia municipale ha recapitato al sindaco risulta che, nel periodo dal 30 gennaio al 20 giugno di quest’anno, i dispositivi di rilevamento che vengono posti nei “bidoni” arancioni a bordo strada sono stati effettivamente utilizzati per 39 volte. Hanno così rilevato passaggi di ben 14.336 mezzi e fra tutti questi, a essere stati sanzionati per eccesso di velocità sono stati 346.

«Da questi dati risulta che la nostra polizia municipale fa un uso moderato degli speedcheck – dice il sindaco Christian Bianchi –. La relazione indica che sono stati attivati per 39 volte nell’arco di 5 mesi. Neanche le sanzioni sono state in gran numero, se si guarda ai 14.336 passaggi registrati. È il segno tangibile che, tutto sommato, gli automobilisti in transito sulle nostre strade comunali, per la maggior parte sicuramente cittadini di Laives, rispettano i limiti di velocità stabiliti».

A conferma di quanto dice il sindaco ci sono anche i dati rilevati lungo via Kennedy un anno fa, dal 31 maggio al 6 giugno 2018. Si tratta di rilevamenti propedeutici alla predisposizione del Piano generale della mobilità, quello che l’amministrazione comunale affiderà prossimamente a un tecnico e che vanno a integrare tutti quelli già raccolti in merito alle abitudini della comunità locale in fatto di trasporti (privati e pubblici) e spostamenti, sia interni sia verso altre località, Bolzano in primo luogo.

In totale, nell’arco temporale della settimana di rilevamenti, lungo via Kennedy, in direzione sud-nord, sono transitati complessivamente 38.252 veicoli, per una media oraria di 228 e giornaliera di 5.465. Di questi, i mezzi leggeri sono stati il 96,1%, mentre i mezzi pesanti sono stati il restante 3,9% (mezzi che caricano e scaricano e quindi hanno il permesso di accesso). Tutto un altro scenario rispetto a quando non c’era la variante e lungo la centralissima via Kennedy, magari a pochi centimetri dai pedoni sui marciapiedi, transitavano file di macchine, camion e Tir.

Il limite di velocità stabilito lungo via Kennedy (dove sono dislocati 3 speedcheck) è di 40 chilometri orari. L’analisi fatta conferma che chi vi transita generalmente lo rispetta. L’85% transita a 42 chilometri l’ora, mentre la media della velocità misurata è di 33 chilometri orari. Come è prevedibile, poi, il picco dei transiti si verifica nelle ore di punta del pendolarismo, con 460 mezzi transitati alle 8 del mattino in direzione nord all’altezza della Cassa di Risparmio, vale a dire pieno centro, scesi a 352 alle 11 con punte di 468 mezzi fra le 17 e le 18, per poi scendere a 144 alle 23. Questo nei giorni lavorativi. Più o meno, questi numeri si ripetono anche lungo la corsia opposta durante i rientri pomeridiani.

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