IL RICORDO

Megalizzi, una fiaccolata stasera a Trento e una borsa di studio a Strasburgo

Due iniziative per ricordare la vittima dell'attentato terroristico a un mese dalla morte. Dal Parlamento europeo un fondo per i giovani giornalisti.



TRENTO. Una fiaccolata a Trento e una borsa di studio a Strasburgo. Così viene ricordato Antonio Megalizzi, il trentino di 29 anni morto il 14 dicembre scorso, per le conseguenze dell'attentato di Strasburgo dell'11 dicembre.

La fiaccolata si terrà in città stasera. Il ricordo sarà anche per Barto Pedro Orent-Niedzielski, solo Bartek per gli amici, 35 anni, amico e collega di Megalizzi nel lavoro al Parlamento europeo, morto il 16 dicembre, anche lui dopo essere stato colpito a Strasburgo nell'attentato.

L'appuntamento è alle 19 nella chiesa di Cristo Re, la parrocchia di Megalizzi, per una messa, concelebrata dall'arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi, e dal parroco, don Mauro Leonardelli. Partirà poi la fiaccolata, che si aprirà con uno striscione con le due immagini di Antonio e Bartek e la scritta: «Uniti per», con lo sfondo della bandiera dell'Europa. Dopo una tappa sotto casa di Megalizzi e una in piazza Dante, sotto le bandiere di vari Stati, il corteo arriverà a Lettere, dove sarà portato un ulivo, segno di pace, che sarà piantato all'università.

«Esattamente un mese fa veniva a mancare Antonio Megalizzi, vittima insieme al suo amico e collega Barto Pedro Orent-Niedzielski, di un fanatismo sanguinario e inaccettabile. Il loro impegno e il loro entusiasmo non possono e non devono essere dimenticati. Per questo motivo, durante la riunione odierna dell'ufficio di presidenza del Parlamento Europeo, ho intenzione di proporre l'istituzione di una borsa di studio per i giovani giornalisti europei, finanziata dal Parlamento stesso e intitolata a entrambe le vittime, che al giornalismo e alla passione per la politica europea avevano consacrato la propria vita». Lo dichiara il vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo (M5S).

«Con questa iniziativa vorremmo consentire ai valori e alla passione di questi ragazzi, quasi miei coetanei, di continuare a camminare sulle gambe di altri giovani giornalisti europei. Confidiamo nell'ampio supporto di tutti i deputati e i gruppi al Parlamento europeo - prosegue -. Con questo piccolo gesto vogliamo essere ancora più vicini alle famiglie delle vittime in questa triste ricorrenza, ribadendo che la ragione e lo stato di diritto in Europa non sono e non saranno mai sconfitti dalla violenza e dall'estremismo».













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