TURISMO

Affittacamere abusivi, a Merano controlli a tappeto

Decine di attività sottoposte a verifiche, cinque sanzionate e chiuse



MERANO. Sono varie decine gli affittacamere controllati dalla polizia municipale negli ultimi mesi. Le cinque attività fuorilegge sanzionate di recente rappresentano la cartina al tornasole del giro di vite nell’opera di sorveglianza nei confronti di una categoria, quella della case vacanza, in forte e rapida espansione.

«Solo a Merano gli affittacamere sono oltre un centinaio – conferma Fabrizio Piras, comandante della polizia locale – e molti di essi sono sorti negli ultimi anni».

Il turismo va a vele spiegate e tanti meranesi hanno intravisto in questo genere di attività una forma di business per arrotondare le proprie entrate. Non tutti però rispettano le regole, incorniciate da una legge provinciale del 1995.

Gli affittacamere possono godere di un regime normativo diverso da un esercizio alberghiero, purché rispettino una serie di limiti. Il primo riguarda le dimensioni: non più di otto camere o cinque appartamenti ammobiliati. Le regole possono essere ancora meno rigide se, per esempio, non si fa promozione. Ma nell’era turistica contemporanea le prenotazioni viaggiano online ed è difficile trovare un cliente senza affidarsi a portali di intermediazione. A ogni modo attenendosi a una serie di prescrizioni è possibile anche evitare la comunicazione dell’attività al sindaco. Vale per le attività più piccole e con limitate locazioni annuali (non più di quattro). È in questa zona ibrida che si insinuano i casi di abusivismo.

Cinque sono stati smascherati dalla polizia municipale che ha applicato sanzioni da 435 euro e provveduto a chiudere le attività in quanto esercitate senza rispettare la normativa provinciale. Le conseguenze non sono finite qui, perché sono partite le segnalazioni alla guardia di finanza e agli uffici comunali competenti, per ulteriori esami delle posizioni fiscali e tributarie.













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