Albero sradicato da una tromba d’aria 

Una conifera di 20 metri si è appoggiata alla Casa della cultura minacciando di schiantarsi sulla trafficata via Cavour


di Simone Facchini


MERANO. Solo una serie di circostanze ha evitato che ieri mattina un albero alto una ventina di metri sradicato dal forte vento, quasi una tromba d’aria, si schiantasse sulla trafficata via Cavour. La pianta infatti, cresciuta ai margini del parco Sissi in prossimità della strada, si è appoggiata all’edificio che ospita il Centro per la cultura provocando danni limitati alla facciata. Via Cavour, minacciata dallo schianto della conifera, è stata isolata nel tratto compreso fra l’ingresso dell’hotel Palace e via Roma per tre ore, al fine di permettere l’intervento dei vigili del fuoco del corpo meranese. Abbattuto anche una seconda vicina pianta che il crollo della prima aveva reso instabile.

Le raffiche ieri hanno ancora spazzato con violenza la città. Secondo la centralina di rileva mento di Quarazze, le folate hanno toccato anche i 70 chilometri orari. A esse si è arresa una douglasia che ombreggiava il limitare del parco Sissi sulla sponda di via Cavour. Si tratta di una conifera sempreverde diffusa nelle regioni costiere del Nord America, uno dei tanti esempi della varietà botanica che caratterizza Merano. L’ancoraggio delle radici è stato strappato dal vento e la pianta ha cominciato a cadere in direzione della strada. Sulla sua corsa ha quasi subito trovato la facciata della Casa della cultura - in questi giorni chiusa per le festività - opposta a quello d’ingresso. Le si è appoggiata. I pompieri sono stati allertati verso le 11 e hanno immediatamente messo in sicurezza la zona bloccando l’accesso. Un paio di bus di linea e altrettanti tir sono rimasti bloccati nel tratto di via Cavour sottostante l’incrocio con via Winkel dove è stato fatto deviare il traffico. Maggiori le ripercussioni lungo via Roma e il tunnel delle Terme.

Una ventina i vigili del fuoco accorsi con un’autogrù e vari mezzi di supporto. Fra di questi anche una seconda autogrù, della ditta Dal Col, con la quale l’albero è stato imbragato e adagiato a terra, occupando trasversalmente la strada. Qui è stata sezionata con le motoseghe, poi il tronco smembrato e i rami sono stati caricati su un mezzo dei pompieri il cui lavoro però non è finito. Anche la pianta più vicina, della stessa specie, ha subito in un secondo momento la stessa sorte. Ondeggiava, dove aver perso la “sorella”, il cui cedimento del e il sollevamento del terreno la hanno infatti resa instabile rendendo necessario l’abbattimento a tutela della sicurezza.

È il secondo caso in meno di un anno che si verifica un episodio del genere in città. Lo scorso aprile, un maestoso ippocastano venne abbattuto dal vento durante un temporale, schiantandosi in via Laurin.

Altra intervento ieri pomeriggio, questa volta ad opera dei pompieri di Maia Bassa: le raffiche hanno scoperchiato le serre della giardineria Gasser.













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