Asfaltature, uno studio contro le strade colabrodo 

L’intera città è stata mappata classificando il deterioramento delle carreggiate Zanella: «Strumento importante per evitare il ripetersi di situazioni inaccettabili»


di Simone Facchini


MERANO. Una mappatura completa delle strade, per non incappare negli errori del passato e poter stabilire priorità negli interventi. Tutte le strade asfaltate della città sono state oggetto di un'indagine, a cura dell'ingegner Michael Abler, volta a verificarne le effettive condizioni e a classificarle in base al grado di percorribilità. «Il rilevamento preciso e scientifico del patrimonio viario – spiega l’assessore Diego Zanella - ci consente di redigere un elenco degli interventi prioritari».

Merano non è Roma, ma i suoi problemi con le buche lungo le strade li ha. I lavori di risanamento di corso Libertà inferiore (che tanto stanno aggrovigliando la viabilità cittadina) insegnano. Prima dell’intervento, per diversi mesi la carreggiata era un colabrodo, costringendo a pericolose gimcane ciclisti e motociclisti e mettendo a dura prova gli ammortizzatori dei veicoli. Energica, tra le tante, era stata la protesta degli autisti della Sasa.

Bilancio. Anche e soprattutto ad evitare il ripetersi di questi disagi servirà il nuovo “atlante stradale” cittadino. «L’asfaltatura delle strade – continua Zanella – copre una parte importante del bilancio comunale. La programmazione e l’approccio scientifico al tema sono quindi fondamentali. Ricordiamo che Merano ha una rete di strade asfaltate di 140 chilometri, molto estesa rispetto al numero di abitanti. Facendo un esercizio di stile, se si volessero tutte le vie come un biliardo il conto sarebbe di 21 milioni di euro e altri 8 servirebbero per i marciapiedi. Lo studio ci permette di individuare il grado di deterioramento delle strade e intervenire prima che le condizioni del manto divengano inaccettabili. E dunque stabilire le priorità, sempre e comunque da concertare con altri interventi alle infrastrutture e con le disponibilità finanziarie».

Manutenzione preventiva. In ogni strada, l’ingegner Abler ha verificato la presenza di fessurazioni, ragnatele e rattoppi della superficie. Con i dati raccolti ha poi predisposto specifiche piantine con valutazioni cromatiche a seconda della condizione della pavimentazione.

Fra le carreggiate contrassegnate in arancione, tinta che indica le vie che dovranno essere prese in considerazione il prima possibile, figurano via Wolf, via Virgilio, via Manzoni, tratti di via Petrarca, via Goethe e via San Giuseppe. Dunque anche strade che sopportano un traffico notevole. «Il nostro obiettivo è non avere più strade contraddistinte dal colore rosso e arancione, vale a dire con danni consistenti o ingenti. A questo scopo dobbiamo monitorare costantemente la condizione delle strade e intervenire, dove possibile, in forma preventiva per evitare che i danni si facciano più gravi». I risultati del rilevamento verranno ora tenuti in considerazione nell'elaborazione del programma pluriennale dei lavori di manutenzione stradale e di asfaltatura, che nel biennio 2018-19 sarà intenso. E da stilare, si spera, parallelamente a un piano di viabilità alternativa che, là dove possibile, possa ridurre al minimo i disagi per gli automobilisti durante l’attività dei cantieri. Prevenendo situazioni come quelle che negli ultimi mesi hanno ripetutamente funestato la viabilità cittadina con strascichi nell’arena politica, interni anche alla stessa giunta comunale.

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