Avance di Zanella ma Zaccaria nicchia  «La strada è difficile» 

Alleanza per Merano e Pd siedono assieme in giunta «Ma la nostra area di appartenenza rimane il centrodestra»


di Simone Facchini


MERANO. Fino all’ultimo confida in una lista unica del centrodestra, habitat naturale di Alleanza per Merano. Non sbatte la porta in faccia a Zanella, suo partner in giunta comunale in via di smarcamento dal Pd in ottica Provinciali, ma la socchiude intravedendo incongruità e ostacoli in un ipotetico matrimonio elettorale nelle urne d’autunno. «Con Zanella sono in sintonia su vari temi, e a livello personale ho una grande stima nei suoi confronti. Sul piano politico trovo però la sua linea piuttosto difficile. Ho seri dubbi sui risultati che potrebbe ottenere». Nerio Zaccaria, leader di Alleanza per Merano, si tiene libere le mani evitando flirt.

L’antefatto: all’indomani di una cena all’Eremita dell’ex vicesindaco Cavagna, con i rappresentanti della Civica per Merano, della squadra di Bizzo e del Pd meranese, Diego Zanella aveva gettato il sasso nello stagno, strizzando l’occhiolino alle civiche. Senza entrare nel dettaglio ma parlando di un progetto condiviso. L’assunto è che una città come Merano meriti una rappresentanza in consiglio provinciale.

Assessore Zaccaria, lei a quella cena non c’era. Perché?

«Semplice, non ero stato invitato. E francamente sarei stato un po’ fuori posto».

Però Zanella le ha fatto delle avances.

«D’accordo, ma specifico che noi siamo nati come lista territoriale impegnata a lavorare per Merano. Siamo aperti ai diversi ragionamenti, assodato che la nostra area di appartenenza è quella del centrodestra».

Che tuttavia è dilaniato da antipatie incrociate.

«Spero ancora che il buon senso prevalga e che si riesca a trovare un accordo. Certo le dinamiche nazionali sono una variabile fondamentale. Ma è altrettanto certo il fatto che, come gruppo linguistico italiano, per non disperdere il voto meno liste vi sono meglio è».

Quali effetti possono avere le dinamiche nazionali?

«È chiaro che la Lega correrà da sola e in questo momento cavalchi l’onda. I Cinquestelle vanno da soli per principio. Nel frattempo qui invece che unire le forze si continua a dividerle. Nascono nuove realtà, dalla lista di Bizzo a quella di Köllensperger. Una progressiva frammentazione».

Torniamo alla mano tesa di Zanella assieme al quale state governando la città. Avete declinato l’invito?

«No. Dico però che una cosa è amministrare la città su punti determinati, un’altra è un’alleanza politica. Sono d’accordo con Zanella quando dice che Merano ha bisogno di essere rappresentata in consiglio provinciale. Ci chiediamo però se questa sia la strada giusta. Serviranno almeno 5.000 voti per eleggere un candidato».

La sensazione è che in tanti stiano tergiversando in attesa della mossa altrui che scateni il domino. Potreste essere voi a prendere l’iniziativa?

«Non penso sia nostro compito dettare le linee. Non abbiamo l’esigenza di correre in prima fila alle Provinciali. Vorremmo dare il nostro contributo al centrodestra unito, se ciò sarà possibile. Più in generale siamo disponibili a progetti credibili e condivisi. Evitando ulteriori spezzettamenti».

Piuttosto che con il Pd, forse avete più affinità con la Civica per Merano.

«Magari è vero, facciamo riferimento a un’area moderata anche se noi di centrodestra e loro di centrosinistra. Però le vicende recenti hanno dimostrato che questi schemi sono stati superati».

I più maliziosi affermano che un patto fra Alleanza, Zanella e Civica per Merano non si trova perché ci sarebbe disaccordo sul capolista.

«Lo nego nel modo più assoluto perché non è neppure mai stato affrontato il tema».

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