Azzardo, il Comune lancia l’allarme ludopatia 

Il vicesindaco Rossi: «Preoccupa soprattutto la diffusione fra giovani e anziani» Proseguono le azioni di prevenzione. Nel mirino “gratta e vinci” e giochi online



MERANO. La necessità di mantenere alta la guardia sulla piaga della ludopatia, appello lanciato anche su queste pagine, viene rilanciata dall’amministrazione comunale che ricorda le iniziative promosse, sovente assieme ad altri attori della lotta alle dipendenze. «Le recentissime informazioni, apparse sulla stampa locale circa le dimensioni del fenomeno del gioco d'azzardo nella città di Merano, parlano di numeri che suscitano allarme», afferma il vicesindaco Andrea Rossi. «La ludopatia è purtroppo un fenomeno sociale preoccupante anche nel nostro territorio. Preoccupa per la troppo facile diffusione nelle fasce più deboli, anziani e giovani. Preoccupa perché è in crescita grazie a modalità poco o per nulla appariscenti come quella del “gratta e vinci” e, soprattutto, quella del gioco online». Sono 136 i milioni spesi nell’azzardo a Merano in un anno secondo i dati più recenti forniti dai Monopoli. Circa 3.400 euro per residente.

Nel corso del 2017, ricorda il Comune rendicontando le misure di sensibilizzazione, l’ attenzione si è concentrata soprattutto sulla fascia giovanile. il 2018 è stato caratterizzato invece da azioni che hanno coinvolto i comitati di quartiere e la loro capacità di penetrazione nelle diverse realtà cittadine». Per sviluppare questi progetti il Comune si è avvalso della consulenza e della competenza preziose di più attori istituzionali: il Forum Prevenzione provinciale, il Servizio per le dipendenze (Serd) di Merano e l'onlus Hands-centro terapeutico per le dipendenze da alcool, farmaci e gioco d'azzardo di Bolzano.

La cultura e la consapevolezza, dunque, come frangiflutti fra il divertimento e la dipendenza. Per cercare di arrivare là dove i provvedimenti e i controlli non arrivano. Vale a dire la lotta, fondata sulle leggi provinciali, alla moltiplicazione di videolottery e new, slot, le cosiddette “macchinette”. Con Forum Prevenzione e Serd, Merano nei mesi scorsi ha ospitato la mostra-laboratorio “Fate il nostro gioco”, dedicata espressamente al pubblico giovane. «Con Hands-Onlus - aggiunge Rossi - si sono invece realizzate ben 100 ore di intervento del progetto “Re.Start” che ha voluto e saputo coinvolgere alcuni quartieri della città. Occasioni di socialità (una serata a Sinigo, la tradizionale caccia all'uovo al Parco Tessa, la castagnata del comitato Wolkenstein, le iniziative natalizie a Maia Bassa) sono divenute occasioni di sensibilizzazione sul tema del gioco d'azzardo. E non solo attraverso parole e informazioni, ma soprattutto attraverso un intervento leggero ma penetrante che ha richiesto programmazione e coinvolgimento. Semplici tovagliette per le tavolate, per esempio, o piccoli zaini per i bambini sono diventati veicoli di comunicazione e di sensibilizzazione sul tema, grazie a scritte e slogan pensati dagli operatori di Hands-Onlus insieme ai diversi Comitati». E nuove iniziative sono in arrivo.













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