“Bersaglio” ancora fermo al palo Ci sarà un vertice in Provincia 

Nodi irrisolti fra Sportclub e As Merano sulla proprietà dell’immobile e del terreno retrostante Tommasini: «Pari dignità fra associazioni». Intanto il circolo Est Ovest attende alla finestra


di Simone Facchini


MERANO. Un summit con la Provincia per sbloccare una situazione che segna il passo. La ristrutturazione dell’ex ristorante Bersaglio, dove nel frattempo l’assenza di manutenzioni sta aggravando le già pessime condizioni dell’edificio, langue da tempo in un limbo, sospeso tra finanziamenti che la politica avrebbe determinato e nodi ancora irrisolti fra le due associazioni destinatarie della palazzina, Sportclub Meran e As Merano, che qui progettano la nuova sede. Alla finestra rimane una terza associazione, l’Est Ovest, già indicata come terza inquilina. Sommando tutti i soci, si parla di una cifra vicina alle 10 mila tessere.

«Per le prossime settimane ho convocato un incontro tra i diversi attori coinvolgendo anche il Comune di Merano»: Christian Tommasini prova a riannodare i fili di una trama che è andata ingarbugliandosi col passare degli anni. Il vicepresidente della Provincia sedeva in giunta anche nella precedente legislatura, quando l’allora governatore Durnwalder donò ai due sodalizi sportivi l’edificio del Bersaglio e un’ampia porzione del terreno retrostante. Un opaco passaggio della delibera di donazione relativo alla proprietà dell’immobile e del relativo terreno sta arenando l’operazione. Dice Tommasini: «A suo tempo mi ero impegnato a garantire che i due sodalizi venissero trattati con pari dignità. E si parlava di proprietà. Quello era il senso politico dell’accordo». Tra Sportclub e Aesse, invece, non pare esserci veduta univoca . L’Scm deve garantire gli spazi adeguati ai “cugini”, ma spingerebbe per un comodato d’uso gratuito tenendosi la proprietà.

Tommasini è comunque salomonico e ottimista: «L’obiettivo è trovare una soluzione condivisa. Una casa per tutti, ecco. È un’operazione che interessa le diverse parti in causa, due club di grande spessore sportivo e un’associazione culturale importante e plurilingue, tutte con valenza provinciale. E non ultimo il Comune».

Insomma, tutti vogliono una ristrutturazione che però intanto rimane al palo. E se spesso davanti a progetti costosi - nella circostanza il risanamento richiede 2,5 milioni – l’ostacolo principale è il finanziamento, in questo caso la quadra economica si sarebbe già trovata. Il Comune si è detto pronto a mettere sul piatto 1,5 milioni in cambio della concessione del pianterreno per un lungo periodo ancora da definire (20-30 anni?) da assegnare alle attività del circolo Est Ovest. Dalla Provincia arriverebbero altri 800 mila euro circa. Ai due club sportivi basterebbe coprire la quota residua, circa 200 mila euro.

Dentro a questa cornice rimangono aperti gli interrogativi sull’uso della superficie compresa fra l’ex Bersaglio e il Combi, ad oggi trasformata in area per ilo parcheggio dei camper (e degli utenti del lido). È vincolata a destinazione di uso pubblico. Tra Provincia e Comune sono in corso colloqui per la realizzazione di un palazzo dello sport di portata sovracomunale. L’assessore Strohmer di recente ha rilanciato la candidatura di Merano a ospitare il Centro sportivo provinciale. I tasselli del mosaico sono tanti. Serve incastrarli.

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