ALBERI

Cambia il clima, i nuovi alberi di Merano pronti ad affrontare condizioni sempre più estreme

Tigli, sofore, alberi del miele o della canfora tra le varietà messe a dimora. Per la prima volta sono stati piantati anche i cosiddetti aceri tridente



MERANO. Nelle ultime settimane la «Giardineria comunale», dopo aver effettuato la fresatura delle ceppaie degli alberi abbattuti nel corso dell'anno per motivi di sicurezza, ha provveduto a mettere a dimora nuove piante lungo i viali e nei parchi cittadini. «Tutti gli alberi che sono stati tagliati sono stati sostituiti - senza alcuna eccezione - con nuovi esemplari», ha ribadito l'assessora Gabriela Strohmer. «In novembre sono stati piantati 103 alberi lungo i viali e nei parchi pubblici, altri 141 vengono messi a dimora in questi giorni nell'area dell'ippodromo».

Nella scelta si è tenuto conto anche dei mutamenti climatici. «Poiché i nuovi alberi che cresceranno in ambito urbano saranno esposti nei prossimi decenni a condizioni meteorologiche sempre più estreme - ovvero a prolungati periodi di afa e siccità - dovranno essere resistenti ai mutamenti climatici. Questo è un aspetto molto importante da tener presente nella scelta delle specie arboree, senza ovviamente dimenticare che il patrimonio verde di Merano è sempre stato caratterizzato da un'ampia varietà di piante», ha spiegato la direttrice della Giardineria comunale Anni Schwarz.

«Questa biodiversità rappresenta oggi una grande vantaggio non solo sotto il profilo botanico e paesaggistico, ma anche perché si riduce cosi sensibilmente il rischio di perdere per malattie parti consistenti del patrimonio stesso». Anche quest'anno quindi, nella scelta dei nuovi alberi da piantare, si è tenuta in considerazione la necessità di selezionare specie botaniche diverse e in grado di adattarsi meglio ai cambiamenti del clima.

Nell’elenco delle nuove piante che abbelliranno strade e parchi meranesi figurano ad esempio i tigli: ai tigli d'Olanda (Tilia europea) e ai tigli selvatici (Tilia cordata), impiegati finora, sono stati però preferiti i tigli argentati (Tilia tomentosa), perché questa specie sudeuropea resiste molto meglio a prolungati periodi di siccità ed è meno esposta a malattie.

Per la prima volta sono stati piantati anche i cosiddetti aceri tridente (Acer buergerianum), un tipo di acero che di adatta senza particolari problemi ai mutamenti climatici. Altre particolarità botaniche che arricchiscono il patrimonio arboreo meranese sono le sofore del Giappone (Styphnolobium japonicum), gli alberi del miele (Evodia tetradium „danielli“) e gli alberi della canfora (Cinnamomum camphora), che sono stati tutti piantati in luoghi piuttosto protetti dagli umori del tempo. Tra i meranesi e i turisti c’è grande curiosità per vedere queste «new entry» del panorama arboreo cittadino.













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