alto adige nel cuore 

«Caos traffico, la Volkspartei ha colpe ma scarica sui Verdi»

MERANO. Continua a tenere banco la questione del traffico in città, del peggioramento della fluidità della viabilità al quale la giunta sta provando a reagire con una serie di provvedimenti, e ai...



MERANO. Continua a tenere banco la questione del traffico in città, del peggioramento della fluidità della viabilità al quale la giunta sta provando a reagire con una serie di provvedimenti, e ai riflessi politici delle decisioni. Nel dibattito si inserisce anche Alto Adige nel cuore, per voce del suo referente locale Carmelo Caccamo. «Quando l’assessore Rohrer si è insediata in giunta - afferma - non sapeva ancora che l’esecutivo precedente condotto dal sindaco Januth aveva modificato il Piano urbano del traffico rinviando la sua applicazione a dopo la realizzazione del tunnel sotto monte Benedetto. Lo ha scoperto dopo e adesso si trova imbrigliata da scelte votate dal consiglio comunale precedente e che erano state osteggiate dagli stessi Verdi. Un bel pasticcio. Alle critiche dell’Obmann della Svp meranese Zanier, lei risponde tuonando che non si può aspettare la circonvallazione». Dunque, osserva ancora Caccamo, «occorre tornare in consiglio comunale e modificare a ritroso il Put, liberando i possibili interventi viabilistici, così come erano stati previsti e promessi dopo l'apertura dello svincolo nord ovest. Si profila uno scontro politico molto interessante, che trova la cittadinanza meranese sconcertata dopo le esperienze subite in queste ultime settimane, vittime di un caos senza precedenti. Del resto l'assunto di Zanier è privo di prospettive ma anche di logica. Non propone nulla e scarica sui Verdi responsabilità che sono soltanto della Volkspartei, anche a livello provinciale. Senza dimenticare che a comandare nella Svp sono le lobbies economiche che, in fatto di lungimiranza, non hanno mai brillato». Infine l’affondo, rivolgendosi a parte del consesso civico nel quale Alto Adige nel cuore non ha rappresentanza: «Certamente tutto quanto riportato è molto ma non è tutto, perché una domanda dobbiamo porla: ma che ci fanno in giunta i partiti cosiddetti di lingua italiana? E ancora: che ci fanno in consiglio le cosiddette opposizioni ?».













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Valeria Frangipane

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