merano è nella «top ten»  

Capitale cultura, il dossier da 250 euro «può farci vincere» 

MERANO. «Siamo riusciti a convincere il ministero delle peculiarità storiche e culturali che contraddistinguono Merano e siamo felici che la nostra città sia entrata di diritto nella lista delle...



MERANO. «Siamo riusciti a convincere il ministero delle peculiarità storiche e culturali che contraddistinguono Merano e siamo felici che la nostra città sia entrata di diritto nella lista delle dieci che possono vincere il prestigioso titolo». Sono soddisfatti il sindaco Paul Rösch e il suo vice Andrea Rossi per il traguardo raggiunto con la proposta della "piccola Europa d'Italia”. Gli amministratori delle dieci città prescelte verranno invitate a fine gennaio a Roma per presentare il loro programma. Il nome della città che potrà fregiarsi del titolo di capitale italiana della cultura 2020 verrà reso noto a febbraio. Il dossier di partecipazione di Merano consta di 60 pagine. Fra le iniziative preventivate figura un congresso intitolato "Le Merano d'Europa", un'officina del pensiero nell'area delle caserme, una nuova serie di concerti battezzata "cc – connection/concerts" e previste nell'ambito delle Settimane musicali meranesi, un'accademia degli alunni, ovvero una rete di interazione e comunicazione per tutti coloro che hanno frequentato le scuole a Merano. Il dossier elenca anche gli investimenti che l'amministrazione intende attuare e che ammontano a 12,6 milioni di euro. Con questi fondi verrà finanziata la una nuova succursale della biblioteca a Sinigo (550 mila euro), la sede per Ò.P.L.A., l'archivio dei libri d'artista per bambini (1,3 milioni di euro), ma anche il collegamento diretto fra la cappella di Santa Barbara e il Palais Mamming Museum (400 mila euro) nonché di un percorso sopra i tetti di Merano (350 mila euro. Preventivati anche un nuovo bikepoint (510 mila euro) e l'ampliamento della rete di passeggiate e sentieri pedonali (535 mila euro). «Il fatto che in riva al Passirio i due gruppi linguistici, quello italiano e quello tedesco, siano parimenti rappresentati ha reso Merano una sorta di piccola Europa d'Italia. E questo è anche il motto che ispira la nostra candidatura», ha sottolineato il sindaco Rösch. «Merano è una città con due anime: per noi l'incontro di queste due diverse anime e delle rispettive sensibilità è l'aspetto fondamentale. In fin dei conti non viene premiata e riconosciuta la capitale della cultura italiana, bensì la capitale italiana della cultura», ha aggiunto Andrea Rossi. Per evitare costi eccessivi, la predisposizione del dossier non è stata affidata ad un’agenzia esterna, ma sono stati gli uffici comunali a farsi carico, assieme a numerosi operatori culturali della scena meranese, di elaborare tutta la documentazione necessaria per poter partecipare al concorso. Ciò ha consentito di contenere i costi di produzione del materiale in 250 euro, spesi, questi, per la stampa del dossier. "Se Merano venisse eletta capitale italiana della cultura 2020, avremmo già la ricetta pronta: coinvolgere il più possibile le associazioni locali, i quartieri e la cittadinanza intera», ha aggiunto Rossi. (e.d.)













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