Cartelli «fuorilegge», arriva la stangata dei vigili 

Sanzionate 3 aziende che si facevano pubblicità senza pagare un solo euro Tra esse un’agenzia immobiliare altoatesina: multe per diverse centinaia di euro


di Massimiliano Bona


MERANO. Il sogno di ogni imprenditore è quello di riuscire a pubblicizzare i suoi prodotti senza pagare un solo euro, meglio ancora se cartelli e insegne sono posizionati in una posizione strategica e con un buon passaggio di persone. In quest’impresa erano riuscite – al meglio tra l’altro - tre aziende locali che avevano sistemato i rispettivi cartelloni pubblicitari lungo la strada provinciale all’altezza dell’abitato di Parcines.

Tra l’altro c’era anche una nota società immobiliare altoatesina che sperava di concludere qualche affare a cinque o sei zeri senza spendere nulla. Lo stesso sistema è stato adottato da un paio di produttori di alimentari. Le insegne, del resto, ben visibili, riescono ad intercettare molti clienti nuovi, attirati magari da un «prezzo civetta» o da un’offerta particolarmente vantaggiosa. La Provincia, proprietaria della strada, si è accorta dell’abuso e del fatto che per installare quei cartelli le aziende non avessero versato un solo centesimo. A quel punto ha contattato il comando della polizia municipale di Merano, guidato da Fabrizio Piras – competente per territorio – che ha messo subito in agenda una serie di controlli mirati. «Da una prima verifica - conferma il comandante - è subito emerso che c’erano tre aziende che non avevano pagato un solo euro alla Provincia, ma anche al Comune di Parcines, sul cui territorio erano posizionate le insegne. Il primo provvedimento è stato quello di sanzionare gli interessati (con poco più di 200 euro a testa ndr), il secondo quello di far rimuovere i cartelli e il terzo di avvisare gli enti pubblici direttamente interessati».

Il fenomeno registrato lungo la strada provinciale non è tra l’altro nemmeno particolarmente isolato, prova ne sia anche anche a Selva Gardena il sindaco Demetz ha deciso di intervenire, per ora solamente «con le buone». Nella vallata ladina gli amministratori, oltre che una questione di regole, ne fanno anche una questione di decoro e di rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Questi cartelli, infatti, sono di grandezze diverse, di materiali diversi e occupano in modo disordinato la sede stradale. Si possono mettere - è bene sottolinearlo - ma solo rispettando le regole. E pagando la relativa tassa di occupazione del suolo pubblico.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Assemblea

Amministrazione di sostegno: in Alto Adige 3.600 «fragili»

La direttrice Rigamonti: «Servono ulteriori finanziamenti provinciali per sostenere le associazioni e chi si rende disponibile ad aiutare gli altri». Il Tribunale di Bolzano conta più di 500 nuovi procedimenti l’anno 


Valeria Frangipane

Attualità