«Casa di riposo e poliambulatorio a Sinigo» 

Uno studio di fattibilità del comitato di quartiere: «La vecchia scuola va salvata e riqualificata»



SINIGO. Sinigo è in attesa degli imminenti incontri tra Amministrazione e cittadinanza che nel giro definiranno le due annose questioni che da anni animano le discussioni in Borgo Vittoria. Si tratta della sistemazione della falda freatica, con la presentazione mercoledì 17 dello studio idrogeologico affidato all'ingegner Ambrogio Dessi. Martedì 23 si svolgerà il quinto incontro che per tema avrà la riqualificazione di piazza Vittorio Veneto e nel corso del quale verranno presentati gli ultimi dettagli tecnici e cercato il consenso sui lavori per dare un nuovo volto al centro della frazione sinighese. Dal Comitato di Sinigo, che da anni chiede all'Amministrazione di investire le sue risorse anche nella periferia cittadina, riemerge una vecchia proposta, ora con tanto di studio di fattibilità, per chiedere alla giunta di salvare la scuola elementare in lingua italiana Giovanni XXIII dalla demolizione, quando saranno completati i lavori per la realizzazione della nuova scuola in zona Borgo. La proposta mira ad evitare la trasformazione dell'edificio scolastico in un insediamento residenziale, quindi, tutto a favore di un suo utilizzo sociale. L'idea sarebbe la realizzazione di una casa di riposo e di un poliambulatorio medico per prelievi, consulenza e medici di base che renda meno complicato per i sinighesi l'accesso alla sanità pubblica. Nello studio si rileva come dal punto di vista urbanistico, l'edificio scolastico ricada in una zona per attrezzature collettive e servizi pubblici, nonché di verde comune. Quindi, da queste valutazioni, sostiene il Comitato, la struttura non dovrà essere lasciata in mano alla speculazione edilizia. Il fatto che l'edificio si presenti in un buon stato di conservazione e possa garantire l'accesso alle persone diversamente abili, si legge nello studio, suggerisce questo tipo di destinazione, anche per consentire alle persone anziane di potere rimanere nel loro habitat, quindi, più vicino alle famiglie. La struttura potrebbe ospitare fino a 30 posti letto, oltre ad un’area di Primo Soccorso medico utile anche ai paesi limitrofi, per via del traffico, spesso«distanti» dal nosocomio meranese. Già dotata di parco, la realizzazione della struttura per anziani, secondo lo studio di fattibilità, costerebbe poco più di mezzo milione di euro in semplici interventi di riqualifica delle stanze, fatto salvo il fatto che gli esterni non necessitano di alcun intervento particolare.(ji.mi.)

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