Centro lungodegenti: l’Asl rimuove i paletti 

Pechlaner: «Non avremmo accettato il sacrificio dei parcheggi, già pochi» Ma il progetto ne prevede il parziale interramento e l’aumento di posti auto



MERANO. La notizia dell'avvio della procedura per la costruzione del nuovo centro lungodegenti nell'areale dell'ospedale, struttura che dovrà sostituire il Sant’Antonio, non ha colto di sorpresa neppure la direttrice del comprensorio sanitario Irene Pechlaner. «Verrà utilizzato – spiega la direttrice - tutto il prato che si trova tra la nuova casa che ospita le organizzazioni di soccorso, e cioè la Croce bianca e la Croce rossa, e il Doblhof, sede del nostro comprensorio, oltre a una parte del parcheggio dell’ospedale». Il nuovo centro, secondo il programma del bando di ricerca di un partner per la sua realizzazione, dovrebbe aprire entro aprile 2022 con una dotazione di 100 letti,

Nell'ambiente davano lei tra i più perplessi su questa operazione, è corretto?

«L'unica perplessità che noi del comprensorio sanitario avevamo era quella del parcheggio. Non avremmo potuto accettare un sacrificio anche di parte dei 530 posti auto che oggi abbiamo a disposizione, posti che non bastano per pazienti, dipendenti dell'ospedale e visitatori».

La soluzione però è stata trovata.

«Con la proposta contenuta nell'avviso pubblico siamo soddisfatti. Il nuovo centro avrà 45 posti auto riservati e gli attuali 530 posti auto per l'ospedale saliranno a 650 grazie a un interramento parziale dei posti auto».

I terreni del Doblhof che circa vent'anni fa la fondazione Pitsch ha venduto alla Provincia ora sono tutti impegnati.

«Non proprio tutti, ci sarebbe posto per qualche altra struttura se si riuscissero a mettere sotto terra tutti i parcheggi».

Il suo scetticismo allora riguardava solo i parcheggi e il mantenimento dei posti auto anche durante i lavori?

«Non vedo cos'altro ci potesse essere. La fondazione Pitsch, che gestirà il nuovo centro lungodegenti, è tra i nostri partner più preziosi. Un'istituzione con la quale abbiamo una stretta collaborazione. La scelta fatta è molto importante e l'ubicazione, vicina all'ospedale, è adatta».

Dottoressa Pechlaner, c'è chi la da in partenza per Bolzano per andare a coprire il posto di direttore generale dell'Azienda sanitaria.

«Io sono iscritta come tanti altri nella lista dei candidati idonei per ricoprire quel posto, lista dalla quale la Provincia sceglierà il nuovo direttore. Ma la mia domanda di inserimento in quella lista risale a molto tempo fa, ben prima dell'interruzione del rapporto con il direttore Schael».(rog)













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