al ristorante 

Chiede la fattura elettronica e riesce a scroccare il pranzo

MERANO. Ha mangiato e alla fine, rivolgendosi alla cassa del ristorante, ha chiesto la fattura elettronica. Il ristoratore gli ha detto di non essere in grado di formalizzarla all’istante, e che...



MERANO. Ha mangiato e alla fine, rivolgendosi alla cassa del ristorante, ha chiesto la fattura elettronica. Il ristoratore gli ha detto di non essere in grado di formalizzarla all’istante, e che avrebbe provveduto a farlo successivamente. A quel punto il cliente ha cominciato a scaldarsi e ad alzare la voce, esigendo quanto richiesto. Fino a che, con il locale pieno, per evitare imbarazzi il titolare ha preferito offrire il pasto.

L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi in un ristorante del centro cittadino. Documenta le comprensibili difficoltà derivanti dall’introduzione della fattura elettronica, e il possibile crearsi di situazioni spiacevoli. Delle quali qualcuno potrebbe anche approfittare.

L’Agenzia delle Entrate, in questa prima fase delle nuove procedure, ha concesso dei margini di tolleranza.

Come avrebbe potuto dunque agire il ristoratore?

In caso di pagamento in contanti, avrebbe potuto rilasciare apposita quietanza che assume rilevanza solo commerciale e non fiscale. In caso di pagamento con bancomat o carta di credito, la tracciabilità è garantita.

E in ambedue i casi il cliente avrebbe avuto comunque in possesso un documento da far valere nel caso in cui il ristoratore non avesse provveduto in un secondo momento alla compilazione della fattura elettronica.

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