Circonvallazione nord-ovest, decisione solo interlocutoria  

Il bando contestato. Il giudice ha respinto il ricorso della Pac, ditta seconda in graduatoria  Manca però il giudizio sulla causa originaria che chiedeva di annullare l’aggiudicazione alla Cmc


Giuseppe Rossi


MERANO. L'assegnazione dell'appalto da oltre cento milioni di euro per la costruzione delle opere murarie e della galleria del secondo lotto della circonvallazione nord ovest di Merano continua ad essere costellata dalla battaglia giudiziaria ingaggiata da Cmc di Ravenna, aggiudicataria in via provvisoria dei lavori e Pac spa, facente parte dell'associazione temporanea d'imprese classificata al secondo posto della graduatoria finale. La singolarità della contesa giudiziaria che coinvolge il Tar e il Consiglio di stato, sta nel fatto che entrambe le Ati contendenti devono fare i conti, a distanza di ormai quasi un anno dalla indizione della gara, con le rispettive situazioni economiche non proprio floride. Da una parte la cordata guidata dalla Pac spa ha tra i suoi partner la Oberosler, azienda che ha chiesto al tribunale la procedura di concordato preventivo in bianco. Dall'altra la Cooperativa Muratori Cementisti in questi ultimi mesi è stata raggiunta da sei richieste di fallimento, trasformate dall'impresa in una domanda anche questa di concordato preventivo in bianco.

Esclusione.

Proprio in funzione della situazione critica di Cmc, Pac spa aveva chiesto a inizio gennaio l'esclusione della vincitrice provvisoria della gara per l'aggiudicazione dei lavori di costruzione della circonvallazione di Merano, o per la precisione del suo secondo lotto, quello che dalla rotonda interrata presso la stazione ferroviaria porterà all’imbocco della Passiria, presso il ponte per Tirolo. Il Tar però nei giorni scorsi ha dichiarato improcedibile la richiesta di Pac, lasciando al suo posto Cmc, al primo posto provvisorio della gara indetta dalla Provincia. Questo perchè il ricorso incidentale presentato da Cmc respinto dal Tar di Bolzano è stato invece accolto il 28 dicembre dal Consiglio di Stato, che ha così ribaltato la sentenza bolzanina.

Groviglio.

Un vero groviglio giudiziario, non c'è che dire. In questo scenario resta però in piedi la causa originaria, quella con la quale Pac spa chiede al Tar di cancellare l'aggiudicazione dell'opera a Cmc a causa di quelle che Pac sostiene siano una serie di modifiche alle condizioni base del bando di gara. Lo scorso 20 febbraio l'ingegner Adriano Fragiacomo avrebbe dovuto presentare ai giudici del Tar la sua relazione, punto di partenza per la sentenza che il Tar dovrà assumere il 3 aprile. Se la sentenza darà ragione alla Cmc, l'aggiudicazione dei lavori per costruire il secondo lotto della circonvallazione diventerà definitiva. In caso contrario si apriranno scenari destinati ad allungare ancora i tempi di realizzo del tunnel sotto la città e attraverso Monte Benedetto.

Per superare il problema legato alla richiesta di concordato preventivo in bianco di Cmc, capofila della associazione temporanea d'imprese vincitrice provvisoriamente del banco, alcuni ben informati sostengono si stia studiando la possibilità di care un cambio di capofila in corsa. Come? Sostituendo la Cmc, che rimarrebbe nel consorzio, con una delle altre imprese coinvolte, ad esempio la Carron Bau srl, la Mair Josef Kg oppure la Di Vincenzo Dino spa.

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