«Condivisione per il recupero della piazza» 

Rohrer replica a Fratelli d’Italia: i parcheggi non spariranno. «Il progetto favorirà gli abitanti»



MERANO. Madeleine Rohrer, assessore comunale all’urbanistica, rigetta le accuse di Fratelli d’Italia che ha etichettato il processo partecipativo per la riqualificazione della piazza Vittorio Veneto come inutile, perché una raccolta firme di qualche anno fa già chiedeva il mantenimento dei posti auto in piazza. Perorando inoltre la richiesta di non intervenire sui ricoveri innalzati dietro ai palazzi per tutelare economicamente le famiglie. «È importante precisare che il Piano di recupero recentemente approvato è obbligatorio per legge, per le zone storiche» premette Rohrer. Il Comune, pertanto, non potrebbe, in nessun caso, non mettere mano alla zona. In presenza di abusi edilizi, inoltre, l’amministrazione pubblica non può fingere di non vedere, non solo perché commetterebbe un reato, ma anche perché avallerebbe azioni (e costruzioni) illegali. Grazie a questo piano, i terreni retrostanti ai palazzi diventano edificabili e ad ogni metro quadro viene assegnata cubatura che può essere utilizzata per costruire legalmente una casetta nelle zone indicate dal piano o può essere venduta ai vicini. Chi ha costruito utilizzando cubatura che non gli apparteneva è, quindi, obbligato a restituirla. Il piano dà a tutti gli stessi diritti».

Secondo l’assessore, con questa iniziativa i proprietari degli immobili e dei terreni sono inoltre facilitati nella sistemazione della documentazione, come per esempio dei dati catastali: «Ciò significa anche un aumento di valore della singola proprietà che, in presenza di irregolarità, è difficilmente commercializzabile e, il proprietario, passibile di procedure di infrazione».

Un passaggio anche sui parcheggi, riguardo i quali il Piano non prevede la totale pedonalizzazione della piazza. «I residenti della piazza - aggiunge Rohrer - potranno accedere alle loro proprietà, in macchina, dal retro e posteggiare sui loro terreni privati, in modo tale da lasciare i parcheggi in piazza a coloro che fruiscono degli esercizi commerciali presenti o a coloro che per un breve periodo devono sostare. Proprio per definire come sarà la nuova piazza Vittorio Veneto, una piazza può essere molto di più che solo un parcheggio, i cittadini sono invitati a sviluppare insieme le loro idee definendo le loro esigenze, parcheggi compresi. La partecipazione, il coinvolgimento diretto di chi ha interesse alla piazza, non è affatto “un’inutile commedia”. È un processo che richiede fiducia reciproca, impegno personale e la volontà di ascoltare, capire e trovare un compromesso con le idee degli altri. È la garanzia che il progetto che verrà realizzato sarà condiviso, anche nei dettagli, dal maggior numero possibile di persone».













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