Corso, Prader, blue park: ecco dove si arena il Put 

Svp e Alleanza per Merano pronte a dare battaglia all’interno della giunta Il documento dell’ingegner Ciurnelli rischia di essere frenato dalla politica



MERANO. Il Piano urbano del traffico presentato dall'ingegner Stefano Ciurnelli nel corso dell'ultima assemblea pubblica e ai giornalisti in una apposita conferenza stampa alla sala Universum del Comune potrebbe essere tutt'altro che definitivo. A sostenerlo, anche se ancora a voce bassa ma con fermezza assoluta, sono i partner di coalizione dei Verdi, unica forza che spinge realmente per una immediata approvazione del documento programmatico della viabilità cittadina. La Svp, ma anche Alleanza per Merano sono infatti tutt'altro che convinti di una importante fetta delle indicazioni contenute nel Put e pertanto assolutamente contrarie a un inserimento del documento programmatico in tempi brevi all'interno dell'ordine del giorno della giunta comunale.

Il sindaco Paul Rösch di questa situazione è ben conscio al punto dall'aver affermato nei giorni scorsi che «i partiti di maggioranza sono convinti del Put all'80%». Vale a dire: non al 100%. Un primo incontro tra l'ingegner Ciurnelli e i partiti di maggioranza si è già tenuto, un secondo ci sarà nei prossimi giorni. A confrontarsi sui singoli provvedimenti che il Piano urbano del traffico prevede sono un rappresentante per partito politico presente in giunta.

I temi. Il tema che divide di più è quello legato al futuro di corso Libertà superiore. La Svp, che con la giunta Januth aveva introdotto l'isola pedonale, è assolutamente contraria alla riapertura della strada agli autobus di linea. E anche l'idea di far percorrere il corso da piazza della Rena a piazza Teatro a bus elettrici sembra molto lontana nel tempo e non di pratica attuazione.

Poi ci sono le tariffe del blue park, i posteggi a pagamento lungo le strade contrassegnati dalle righe blu. Un raddoppio del prezzo di sosta, che secondo il Put passerebbe nella zona A a 2,50 euro all'ora per un massimo di due ore, per il partito dell'assessore Nerio Zaccaria (Alleanza), ma anche per la Stella alpina non è praticabile anche perché provocherebbe ripercussioni importanti sull'economia.

A far discutere è anche la scelta contenuta nel Put di trasformare il piazzale Prader nell'area per ospitare le autocorriere, parte importante del cosiddetto centro di mobilità. Con gli autobus al Prader sarebbero le bancarelle del mercato del venerdì e del martedì a doversi trasferire. Stiamo parlando di circa cento ambulanti per i quali dovrebbe essere trovata una nuova collocazione. Trasferirli nell'area a fianco alla stazione dove oggi ci sono le pensiline degli autobus? Per molti - a partire dalle rappresentanze dei diretti interessati - la soluzione non è praticabile, in quanto si andrebbe a spezzare la continuità delle bancarelle, creando ancora più caos sull'asse viario formato da via IV Novembre e viale Europa. Arteria sulla quale sboccano migliaia di auto all'ora in uscita dalla MeBo.

Il metodo. Ma a far discutere è anche il sistema usato per arrivare alla versione attuale del Piano del traffico. In passato erano i partiti di giunta a mettersi d'accordo prima sulle linee guida da comunicare a chi avrebbe dovuto elaborare il Put. Qui invece è accaduto il contrario: l'assessorato alla mobilità ci ha messo del proprio e l'ingegner Ciurnelli ha fatto il resto.

Con il rischio ora che il Piano urbano del traffico pronto dal punto di vista tecnico, si fermi nell'arena politica.

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