De Luca critico: dubbi sui bus ibridi ed elettrci

MERANO. Michele De Luca, lettore che da tempo segue le vicende della Sasa, scrive a proposito delle recenti dichiarazioni dei vertici dell’azienda sui bus urbani meranesi e, più in generale, dell’inte...



MERANO. Michele De Luca, lettore che da tempo segue le vicende della Sasa, scrive a proposito delle recenti dichiarazioni dei vertici dell’azienda sui bus urbani meranesi e, più in generale, dell’intero parco mezzi Sasa. «Si parla di bus ibridi ma si evita accuratamente di dire che saranno bus ibridi con motore diesel, che di fatto “rientra dalla finestra”. Quali siano i vantaggi di questi bus è molto controverso, poiché la modalità di funzionamento in elettrico è influenzata molto dall’uso che si fa del condizionatore in estate e del riscaldamento in inverno, fatto che vanifica i risparmi nei consumi di gasolio. Che ciò sia poi in contrasto con gli obiettivi del trasporto pubblico stabiliti per il 2025 nel Piano Clima è un altro aspetto di cui non si parla mai. Si parla di una quarantina di bus, solo che nel piano di finanziamento provinciale approvato a inizio febbraio di bus nuovi per Sasa ne risultano solo 31, altra anomalia, e ci si chiede come possano essere ibridi vista la somma stanziata. Ad esempio, in Trentino nel 2012 ne furono acquistati alcuni, ma è indicativo il fatto che negli anni scorsi non ne siano più stati comprati, dando la preferenza a bus a metano Euro 6 in ambito urbano. È in atto una vera e propria euforia per i bus elettrici, che costano oltre il doppio di quelli convenzionali ma che combattono con una forte limitazione dell’autonomia, tanto che se ne dovrebbero acquistare due, se non tre, lo stesso percorso giornaliero di un bus convenzionale. A questo si aggiunge una limitazione della capienza passeggeri, pari a circa un quinto di meno. Mi sembra che ai vertici di Sasa si creda anche quando sono reticenti, se non silenti, di fronte a domande precise, come avvenuto nel recente incontro sulla mobilità a San Giacomo di Laives. Un copione noto da ormai un decennio».













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