L'INTERVISTA ENRICO PIGOZZO TENENTE COLONNELLO 

«Ecstasy, basta una sola pasticca per un’overdose» 

Il sequestro. Il comandante del reparto operativo dei carabinieri illustra gli effetti devastanti sui neuroni e sul cervello «Ci sono stati casi di psicosi paranoide, collasso, emorragia e infarto».


MASSIMILIANO BONA


Merano. Quello di Merano - con oltre 1.500 pasticche di ecstasy gelosamente custodite in una cassaforte in attesa di essere spacciate nei locali della zona ma anche in decine di feste private - è in assoluto il sequestro più importante in provincia. Nel 2018, in tutto l’Alto Adige, non era mai stato trovato un quantitativo così elevato di droga sintetica. Abbiamo fatto il punto sui danni provocati da questa sostanza con il tenente colonnello Enrico Pigozzo, comandante del reparto operativo dei carabinieri di Bolzano.

Un risultato importante, soprattutto per il quantitativo. L’ecstasy ha fatto registrare una nuova impennata nei consumi..

«È stata un’operazione di controllo del territorio particolarmente significativa, che dimostra come sia sempre elevata l’attenzione dei carabinieri al contrasto del mercato degli stupefacenti. Ma dimostra ancora una volta come la capillarità delle nostre Stazioni consenta di tenere alta l’attenzione ai fenomeni sul territorio e di come sia importante il lavoro svolto dall’Arma anche nelle comunità più piccole».

Una droga pericolosa, perché usata spesso nelle discoteche, alle feste, diffusa tra i giovani, ma dagli effetti devastanti....

«Le pasticche si prestano ad essere facilmente nascoste e trasportate ma anche ad un consumo veloce. Spesso l’ecstasy viene usata durante le feste o nelle disco perché anche una sola dose crea un effetto euforico, una stimolazione mentale e fisica che consente di ballare per periodi prolungati. Ma è una droga sintetica derivata dell’anfetamina. Si presenta in pasticche o cristalli, come nel caso dell’Ice, e può avere effetti devastanti per il fisico. È possibile un’overdose da ecstasy con l’assunzione di una sola pasticca».

Come reagisce il fisico ?

«Gli effetti più immediati sono quelli ricercati dal consumatore. Euforia, empatia verso gli altri, benessere generale e diminuzione dell’ansia. Ma questi sono solo gli effetti superficiali, quelli che vengono avvertiti immediatamente dopo l’assunzione».

Quali sono invece gli effetti più profondi?

«Viene intaccato il sistema nervoso, ma anche diversi organi. I sintomi connessi all’assunzione vanno dall’innalzamento improvviso della pressione agli attacchi di panico e, nei casi più gravi, ad una mancanza di coscienza fino alle convulsioni. A causa delle sue proprietà stimolanti e dell’ambiente in cui avviene l’assunzione, la sostanza viene associata ad un’intensa attività fisica per periodi prolungati e questo può portare anche ad un pericoloso aumento della temperatura corporea».

C’è chi sostiene che possa essere danneggiata anche la memoria per un periodo prolungato. È vero?

«Nelle ore successive all’assunzione della sostanza si registra spesso una significativa riduzione delle capacità mentali. Questi effetti, in particolare quelli che interessano la memoria, possono durare anche più di una settimana in chi ne fa un uso frequente. La riduzione in modo rilevante della capacità di elaborare le informazioni mette in evidenza i potenziali pericoli legati all’esecuzione di attività anche semplici o che richiedono comunque una specifica attenzione, come la guida di un’auto».

Cosa si prova la settimana successiva all’assunzione delle pasticche?

«Nella settimana successiva a fronte di un uso anche sporadico di ecstasy, i consumatori raccontano di una serie di sensazioni che vanno dall’ansia all’incapacità di stare fermi, dall’irritabilità alla tristezza, che in alcuni individui può portare anche a gravi forme di depressione».

Quali sono gli effetti sul cervello o sugli altri organi?

«Questa sostanza danneggia i neuroni, con effetti che durano nel tempo. Studi con strumentazione tecnica sui consumatori di ecstasy hanno mostrato cambiamenti nell’attività cerebrale in aree che riguardano la conoscenza. In aggiunta ai danni di cui ho detto, a seguito dell’assunzione di ecstasy sono stati ripetutamente riportati episodi, spesso fatali, relativi a psicosi paranoide, collasso cardiocircolatorio, emorragia cerebrale ed infarto. Fra gli assuntori di lungo periodo, si è notato lo sviluppo anche di danni epatici. Insomma è una droga molto insidiosa, perché la sua assunzione può apparire banale agli occhi del consumatore, ma i suoi effetti possono essere profondi e devastanti».

Qual è il messaggio che vuole lanciare ai ragazzi a cui viene offerta questa sostanza in un locale o dagli amici?

«Che la vita ma anche la salute vanno preservate in modo assoluto. Non si può rischiare di morire per lo “sballo” di un momento. Qui non si tratta di parlare di ciò che è vietato dalla legge. Si tratta di comprendere che certe azioni hanno delle inevitabili conseguenze. E se anche non ti ferma un Carabiniere, se anche non vieni scoperto, quando assumi certe sostanze è il tuo corpo a “scoprirti” e spesso lo fa in modo improvviso. Ci si accorge di tutto questo quando si è in ospedale e oramai il danno è fatto».

Cosa c’è dietro una pasticca?

«Un mondo di criminali che non bada certo alla felicità dell’assuntore. Di sicuro non si può banalizzare il problema e pensare di assumere stupefacenti come se si stesse prendendo una caramella o fumando una sigaretta. Non è così purtroppo. Ma per fortuna ci sono molti ragazzi svegli e tanti genitori attenti che si informano e ragionano. E far funzionare il cervello è sempre la risposta migliore. Perché poi la risposta giusta arriva, e spesso è frutto di coscienza, educazione e informazione prima ancora di una legge che vieta certi comportamenti».

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