Gran Zebrù, illesi sotto la slavina 

Tragedia sfiorata. Due escursionisti americani sono stati trascinati da un lastrone di ghiaccio mentre scendevano lungo il canalone ovest Ritrovati miracolosamente in perfetta forma dal Brd di Solda. Il responsabile: «Erano ben attrezzati, con Arva, pala e sonda. Sono stati fortunati»



Stelvio. Sul gran zebrù, ieri, è stata sfiorata la tragedia. nel pomeriggio una valanga ha colto di sorpresa cinque escursionisti, trascinando con sé due di loro. che però sono stati ritrovati in breve tempo e in ottime condizioni di salute, tanto che l’elicottero proveniente dall’ospedale bolzanino san maurizio è tornato in sede vuoto, dopo l’intervento del cnsas di solda.

Poco dopo le 13.30 di ieri cinque escursionisti americani stavano scendendo lungo il canalone ovest del gran zebrù, nel territorio di solda, dopo averne raggiunto la vetta, a 3857 metri d’altitudine. improvvisamente, però, una consistente massa nevosa si è distaccata dal fianco della montagna, precipitando con violenza verso il canalone che i cinque alpinisti stavano percorrendo. tre di loro sono riusciti a evitare la slavina, mentre gli altri due sono stati investiti da un lastrone ghiacciato che li ha trasportati per una certa distanza. nonostante le condizioni precarie, non è stato troppo difficoltoso per i due alpinisti tenersi in superficie, tanto che sono rimasti illesi. i sette uomini del cnsas di solda sono riusciti a trovarli e ad assicurarsi delle loro condizioni di salute senza difficoltà. ad ogni modo, spiega il “veterano” della sezione di solda olaf reinstadler, «erano ben attrezzati, provvisti di arva, pala e sonda».

Inizialmente non era chiaro se un secondo gruppo di escursionisti potesse essere stato travolto dalla valanga, perciò sono state messe in allarme anche le sezioni di trafoi e di prato allo stelvio. dopo le opportune verifiche, però, si è accertato che l’unico gruppo coinvolto era stato quello dei cinque escursionisti americani. l’elisoccorso pelikan 1 è stato avvertito e si è messo in volo, ma una volta arrivato sopra il canalone ovest del gran zebrù non ha avvistato anima viva. dopo un volo di accertamento ha fatto quindi ritorno a bolzano. sul posto sono intervenuti anche i carabinieri per le opportune verifiche.

«effettivamente – avverte reinstadler – l’orario pomeridiano non è indicato per un’escursione in vetta. oggi (ieri, ndr) lo zero termico è sopra i tremila metri: quando si fa alpinismo, oltre all’attrezzatura vanno tenute in considerazione anche la stagione e la giornata». S.M.













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