I lavoratori della Solland assunti a termine da Eco Center 

Lo svuotamento degli impianti. Accordo fino al 31 luglio, si tratterà sulla proroga Le maestranze assorbite in blocco e con il contratto collettivo per l’industria chimica


Simone Facchini


Merano. Dopo un giovedì di scintille, ieri la quadra è stata trovata. Per lo svuotamento degli impianti dai clorosilani, le maestranze ancora operative alla Solland Silicon saranno assunte dall’Eco Center, la società pubblica individuata dalla Provincia. Il contratto copre il periodo dal 1° giugno al 31 luglio. Le operazioni dureranno sicuramente di più: si tornerà, per volontà dei sindacati per primi, a trattare per la proroga.

L’altroieri il tavolo era saltato per alcune divergenze ripianatesi a distanza di 24 ore. Fonti provinciali imputavano la fumata nera alle eccessive pretese dei lavoratori in termini economici. Il punto, spiega invece Stefano Parrichini (Cgil), era un altro: «Da firmare c’era un accordo in deroga rispetto alle norme che fissano le soglie per il numero di contratti a tempo determinato. Per noi era essenziale fissare una scadenza per poter tornare a dialogare sulle proroghe. Come sindacati abbiamo rispettato il mandato dei lavoratori. Primo, verranno assunti con il contratto collettivo per l’industria chimica, e non era scontato perché per l’Eco Center è una novità. E il periodo sarà coperto sia sotto il profilo retributivo sia sotto quello contributivo partendo dal 1° giugno. Inoltre sarà assunto tutto il blocco dei lavoratori». Si tratta di 74 persone, vista qualche recente defezione rispetto all’ottantina fin qui considerata. La riunione ieri è durata solo mezz’ora, segno che - chiosa Parrichini - gli angoli da smussare non erano così spigolosi.

Da martedì prossimo, giorno in cui scade la precedente ordinanza della Provincia relativa al mantenimento in sicurezza dell’impianto, i lavoratori potranno firmare il contratto con Eco Center, società alla quale partecipano Comuni e Provincia. I costi in carico alla Provincia rimangono di circa mezzo milione di euro al mese.

Un nuovo paletto è stato così fissato in vista della dismissione della fabbrica. Ma per ripercorrere le tappe e capire di più sulle aggrovigliate dinamiche che hanno portato alla situazione attuale, lunedì sera il sindaco Paul Rösch sarà chiamato a relazionare nel corso di un consiglio comunale straordinario.













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