Il Comune fa pulizia: cancellati 100 sodalizi 

Il nuovo regolamento. Troppi gli organismi inattivi da anni fra i 420 elencati nell’albo Il vicesindaco Rossi: «Procederemo a verifiche periodiche. Ora meno burocrazia e più trasparenza»



Merano. Il nuovo regolamento per l’istituzione dell’albo degli organismi associativi farà tremare un sodalizio su quattro. Sono almeno cento, infatti, quelli che la prima scrematura operata dall’Ufficio di Gabinetto potrebbe espungere da un elenco di quattrocentoventi voci. Alle restanti il regolamento entrato in vigore il primo aprile porterà invece alcuni vantaggi economici e burocratici, con risvolti importanti nel campo della trasparenza.

Cento cancellazioni.

La nuova stesura del regolamento è passata dal consiglio comunale un mese fa, ottenendo l’approvazione unanime. La vecchia normativa risaliva al 2001, con un’ultima revisione del 2006. Nel tempo si era reso necessario risistemarla, per poi accorparla al regolamento per l’erogazione di contributi. L’ufficio del vicesindaco Andrea Rossi l’ha riorganizzata in modo da snellire le procedure, introducendo nuove categorie e ridefinendo la formulazione di altre. La vera novità, però, è la revisione periodica dell’albo, con la cancellazione delle associazioni che da almeno tre anni non abbiano svolto alcuna attività (con la possibilità di ricorso per seri motivi entro 30 giorni). A condurre le opportune verifiche è l’Ufficio di Gabinetto, in sinergia con gli uffici competenti per l’ambito in cui l’associazione sotto la lente è impegnata. Ad appena tre settimane dall’introduzione del nuovo regolamento, i controlli hanno quantificato in «almeno cento» dei 420 esistenti gli organismi da espungere dall’albo. Sodalizi inattivi da diversi anni, o i cui membri si siano trasferiti altrove da tempo. «Verificheremo ancora», aggiunge Lukas Elsler, capo di Gabinetto.

Nuove regole sui contributi.

Tra gli indicatori di inattività c’è anche la mancata richiesta di contributi comunali. «Ma ci possono essere eccezioni – precisa il vicesindaco Rossi –. Per esempio, la Pop Symphony Orchestra ha sempre presentato programmi di rilievo, e soltanto quest’anno, per la prima volta, ha chiesto un contributo». I motivi possono essere i più disparati: si va dallo scoramento del direttivo di fronte alla burocrazia dell’ente pubblico, a un aumento dell’attività al quale le risorse proprie non riescono a far fronte (e questo è il caso della Pop Symphony Orchestra), fino alle richieste di contributi in natura necessarie per esempio quando si decida di occupare il suolo pubblico, come succede per il carnevale di Sinigo, usufruendo del servizio garantito dal Cantiere comunale.

Inoltre, il vicesindaco spiega come quest’anno si sia cercato di spingere le associazioni a incorporare nell’attività ordinaria eventi normalmente qualificati come straordinari, col vantaggio di poter ottenere il finanziamento necessario prima dell’evento. Il vantaggio è anche per l’amministrazione, che così può procedere alle verifiche in sede di rendicontazione annuale, anziché doverlo fare più volte all’anno. «Come giunta abbiamo deciso di mettere a bilancio fin dall’inizio dell’anno tutti gli importi per i contributi. Per quanto riguarda gli ambiti cui sovrintendo, la cultura e i giovani, abbiamo già speso il 90% del budget 2019. In generale nell’erogazione sono stati confermati gli importi degli anni passati, mettendo però un freno al taglio annuale del 2% che avevamo ereditato al nostro insediamento nel 2015».

Maggiore trasparenza.

La nuova stesura del regolamento ha una dote importante, la trasparenza. Innanzitutto, in fase di istruttoria l’amministrazione chiede ai sodalizi di rendicontare l’intero importo delle proprie spese, anche se il contributo corrisponde a una cifra inferiore. Se l’associazione non lo fa o se spende meno, il finanziamento viene ridotto proporzionalmente. In secondo luogo, ogni anno si sorteggiano a campione organismi dei quali verificare l’intera contabilità, in una vera e propria analisi ragionieristica del bilancio. Infine, è stato introdotto l’obbligo di dichiarare gli eventuali avanzi di gestione, di metterli a capitolo per l’anno seguente e di impiegarli per le attività. S.M.

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