FEMMINICIDIO

Il dolore della madre di Alexandra: «L’avevo avvertita»

Qualcosa nel rapporto di coppia si era rotto in seguito alla malattia di una figlia: «Alexandra stava cominciando una nuova vita, il marito non l’accettava»

Leggi anche: La confessione di Beutel: «Ho ucciso la mia Alexandra per gelosia» - Femminicidio a Merano: Alexandra Riffeser uccisa a coltellate



MERANO. «Avevo provato ad avvertirla. Le avevo detto di stare attenta». È il sussurro che diventa grido di dolore di una madre che ha perso la figlia nel modo più feroce, vittima della furia omicida del genero.

«Dopo la guarigione della figlia dalla leucemia, Alexandra aveva ricominciato a vivere. Suo marito non l’accettava». Quel periodo angoscioso, quella lotta per la salute della bimba cominciata un paio di anni fa e poi vinta, aveva segnato in profondità il rapporto. La ritrovata voglia di vivere della moglie avrebbe fatto scattare qualcosa nella testa di Johnny Beutel. È il quadro che scaturisce dalle parole di Margit Riffeser, mamma della trentaquattrenne uccisa, che si è concessa ai microfoni di RaiUno.

Alexandra e Johnny si erano sposati nel 2014. Un matrimonio felice. Poi la malattia grave di una delle bimbe e, in questo frangente e quello della successiva guarigione, qualcosa che si rompe fra i due. L’uomo, originario del Vorarlberg in Austria dove lavorava nel settore della logistica, non era una presenza costante nella casa della famiglia Riffeser. Dal racconto della madre traspare una situazione di crisi che, probabilmente nota alla cerchia di familiari e amici, non era emersa esternamente. Solo una decina di giorni fa la coppia era stata vista da un’amica mangiare assieme in un locale del centro. 













Altre notizie

Attualità