MERANO. Appuntamento col mistero, oggi pomeriggio alle 17, con la rassegna Story Time Again. Nella sala “La casa dei racconti” di via Plankestein 12 va in scena “La vera storia del fantasma del Valsura”. A spiegare di che cosa si tratti sarà Günther Haller.

Nato nel 1958 in Germania, appassionato di cinema dal 1978, Haller ha iniziato a riprendere storie di persone e posti con una cinepresa 8 mm regalatagli un Natale di quarant’anni fa. «Nei miei primi film ho ripreso essenzialmente i miei amici, le vacanze e i momenti passati insieme, poi però ho iniziato a pensare che questo non poteva essere sufficiente», spiega Haller.

A questo punto, in un’epoca nella quale ancora non esisteva il digitale, Haller ha iniziato a tagliare pellicole e a creare i suoi primi montaggi cinematografici. «Fare film è diventato un hobby, aiutato dall’appartenenza al Video Club di Merano, che mi ha letteralmente trasformato da appassionato a regista creativo», aggiunge.

Suo maestro, come maestro di tanti altri videoamatori meranesi, il documentarista Rolf Mandolesi, che ad Haller ha «insegnato il linguaggio cinematografico e la grammatica del cinema, ma anche come fare il montaggio e come curare il suono».

Nel 1983, Haller realizza “Recycling”, il suo primo documentario, ancora con l’aiuto di Mandolesi. Questo cortometraggio gli ha aperto le porte di importanti festival cinematografici nazionali e internazionali. A ventisette anni, nel 1985, ha vinto il primo premio al National Film Festival di San Giovanni Valdarno e la medaglia di bronzo al concorso internazionale Unica, svoltosi in Argentina e patrocinato dall’Unesco. Ma nella sua bacheca ci sono anche premi vinti nella ex Jugoslavia, in Austria e Germania.

Bocche cucite sulla trama del film che Günther Haller presenterà stasera: «Fate un salto, e ne saprete di più», spiega il regista, che aspetta tutti gli appassionati di storie di magia, questo pomeriggio, alle 17, in via Plankestein 12. (j.m.)