Il Wine Festival fa il bis e replica i record 2018 

La manifestazione. Anche quest’anno si stima in 10 milioni l’indotto dei 5 giorni dedicati al vino Biglietti a quota 3 mila per le prime tre giornate. E fioriscono i dibattiti legati al futuro dell’enologia


Jimmy Milanese


Merano. La ventottesima edizione del Wine Festival conferma i numeri dell’anno scorso, con un indotto che solo per alberghi e ristoranti anche quest’anno si può stimare sui 10 milioni e 500 mila euro. Ieri, una domenica ancora da record, con 2400 biglietti staccati, da aggiungere ai 3 mila di sabato e ai 600 di venerdì. Tra oggi e martedì ne sono previsti altri 2500: il totale, con l’aggiunta degli accrediti per stampa e produttori, supererà le 11.500 presenze.

Non solo quasi mille vini provenienti da tutta Italia, anche quest’anno, ma un’offerta gastronomica con eccellenze direttamente selezionate dal Wine Hunter, il patron Helmuth Köcher, che ancora propone il centro cittadino tappezzato con il meglio che la cucina italiana possa offrire.

Quantità al bando.

Ieri è stata anche la giornata delle conferenze, ormai appuntamento fisso di un festival che non vuole solo essere una vetrina del vino, ma anche offrire agli esperti del settore un amplio ventaglio di opinioni, informazioni e notizie relative al mondo dell’enologia e, soprattutto, alla sua evoluzione nel corso degli ultimi anni. «La quantità è diventata un fattore di fastidio, anzi, proprio da abbandonare completamente a favore della qualità, per competere con i mercati emergenti», spiega Riccardo Cotarella, il principe degli enologi italiani e massima autorità mondiale quando si parla di vino. Insomma, il Festival come salone internazionale per la diffusione della conoscenza sull’enologia.

L’attualità al Festival.

Quindi, in questa edizione, spazio al mondo del vino targato al femminile, ma soprattutto un interessante dibattito all’Hotel Terme sulle nuove frontiere dell’e-commerce, proprio perché il vino è sempre più venduto in zone estreme del pianeta e, quindi, i canali online diventano ormai uno dei mezzi principali per la vendita del vino. Tutto per un festival che si posiziona da sempre come avanguardia nel settore del marketing e nella commercializzazione di quanto viene dal frutto caro a Bacco.

Nel corso della giornata, anche per chi al Festival proprio non ha potuto entrare, vista l’enorme affluenza di pubblico, non sono mancati gli stand del Fuorisalone al Merano Winecitylife di corso Libertà, tra i quali anche quest’anno è tornato il bus Tannico che gira l’Italia con una selezione di vini esclusivi e di alta ristorazione, con la possibilità di lezioni di alto livello per gli interessati.

L’ultimo sprint.

In serata, una vera e propria novità per il WineFestival, il percorso a tema mixology in una decina di locali meranesi che da quest’anno entrano di diritto nella grande famiglia creata da Köcher; proprio perché con l’arrivo del Festival anche la qualità della ristorazione in città ha fatto passa da giganti. Non manca l’appendice di questa mattina dedicata alle premiazioni, che terminerà domani, quando al Kursaal si svolgerà la sfilata glamour dedicata alle migliori case di champagne.













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