Incendio nella notte, otto intossicati 

Tre sono bambini. Il rogo si è sviluppato in una sala hobby, devastati due appartamenti. Feriti due vigili del fuoco


di Sara Martinello


MERANO. Incendio a Sinigo la scorsa notte, al primo piano di una palazzina in via Rio Sinigo. Il bilancio è di otto persone intossicate, compresi i tre bambini che dormivano in uno stabile vicino. I 69 vigili del fuoco accorsi da cinque delle sei caserme meranesi hanno affrontato un doppio intervento, durato fino alla mattinata di ieri, quando fin dalla Mebo si poteva vedere un’alta colonna di fumo.

L’allarme è scattato alle 22.40 di giovedì sera nel magazzino adibito a sala hobby attiguo all’appartamento di una coppia di 35enni di Renon, da poco tornati da un periodo di vacanza. Subito sono intervenuti i vigili del fuoco di Montefranco, Labers, Maia Bassa e Quarazze, rimasti fino alle 2 di notte a domare le fiamme, ormai propagatesi dal magazzino ai due appartamenti. «Uno dei due alloggi è affittato da mio fratello: senza apparecchio acustico non avrebbe potuto sentire le sirene, ma per fortuna al momento dell’incendio non era in casa. Io sono stato avvisato alle 22.45 dagli affittuari dell’altro appartamento», fa sapere Giuliano Bergo, il proprietario. «L’incendio ha investito tutto il primo piano, e le infiltrazioni d’acqua hanno danneggiato anche le sedi delle due ditte al piano terra. Una vende macchine edili, l’altra tende da sole. I danni sono quantificabili in circa 150mila euro. L’impianto elettrico era in regola, anzi, quando i soccorsi sono arrivati la corrente c’era ancora». La causa, secondo le prime supposizioni, potrebbe risiedere nel surriscaldamento di un macchinario. Saranno però le indagini che l’ispettorato dei vigili del fuoco di Bolzano stanno conducendo a stabilire da dove le fiamme abbiano avuto origine. Concluso il primo intervento, alle due di notte, i vigili del fuoco hanno verificato che le fiamme fossero state effettivamente domate usando una camera termica. Ma nonostante il lavoro dei pompieri, due dei quali sono rimasti feriti in modo lieve, non è raro che un focolaio rimanga nascosto. Così alle 5.40 è scattato un secondo allarme, che ha riportato sul posto i pompieri da poco tornati nelle rispettive caserme, coadiuvati da quelli di Maia Alta. L’intervento è andato avanti fino alle 10 del mattino, mentre chi viaggiava sulla Mebo poteva vedere distintamente una colonna di fumo alta una trentina di metri. «Un intervento difficile, anche perché nella costruzione è stato impiegato del legno – ha commentato Martin Markt, comandante dei vigili del fuoco di Montefranco – e perché i locali erano completamente invasi dal fumo». Il fumo ha provocato l’intossicazione di uno dei due inquilini, tratto in salvo dai pompieri, ma anche delle sette persone che vivono nella palazzina accanto: si tratta di due famiglie, quattro adulti e tre bambini di sei, quattro e quasi due anni. L’uomo che vive nella palazzina colpita dall’incendio è stato soccorso sul posto dal medico d’urgenza e poi portato all’ospedale dalla Croce Bianca. Anche le due famiglie svegliate dalle sirene dei soccorsi sono state visitate dall’équipe e trasportate al Tappeiner con tre ambulanze. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Scena e, la mattina, la Croce Rossa.













Altre notizie

Attualità