Inquinamento acustico, la lotta parte dal traffico 

La soglia dei 55 decibel durante il giorno interessa almeno 30 mila persone Le misure previste dal Comune sono direttamente legate al nuovo Put


di Simone Facchini


MERANO. Bisognerà aspettare la riduzione del traffico per attenuare il martellamento di decibel che affligge la città. Dunque un altro onere per il piano urbano del traffico che l’ingegner Stefano Ciurnelli si appresta a presentare all’amministrazione comunale. Mercoledì sera, il piano di azione per limitare il rumore ambientale, già approvato dalla giunta, è stato licenziato dal consiglio comunale senza quasi colpo ferire. Si parla comunque di quasi 30 mila persone sovraesposte al rumore nel corso delle ore diurne, e di circa novemila cui turbano potenzialmente il sonno. È quanto definisce uno studio del 2016, alla base della mappatura acustica della città.

Secondo quell’“atlante del rumore”, i limiti tollerabili dalla popolazione variano a seconda della zona considerata e dalla fascia oraria, diurna (6-22) o notturna. Le zone più sensibili non dovrebbero sopportare durante nel corso del giorno carichi superiori ai 55 decibel, abbassati a 50 durante la notte. A seconda delle aree, i limiti si alzano.

Per trovare sollievo, le orecchie dei meranesi dovranno tuttavia pazientare. Perché la serie di provvedimenti previsti dal piano d’azione per combattere l’inquinamento acustico sembrano più dichiarazioni d’intenti che misure dall’impatto immediato. E comunque si agganciano a quanto dovrà prevedere il Put.

Le strategie prevedono la sostituzione dei mezzi per il trasporto pubblico a combustione in bus elettrici. Poi ipotesi per stimolare l’uso del mezzo pubblico, tra le quali la creazione di corsie preferenziali per i bus e sensi unici (al vaglio c’è via Laurin). La riqualificazione e il completamento della rete di piste ciclabili. La creazione di “hub” periferici per evitare l’ingresso in centro delle auto private. La nuova circonvallazione nord-ovest (cioè il tunnel MeBo-Passiria) della quale ancora non è certa la data del via ai lavori del secondo lotto. L’introduzione di un centro logistico alle porte della città dove raccogliere le merci per poi distribuirle con mezzi elettrici, del quale si è accennato a spot senza mai entrare nel concreto. Le famigerate riduzioni di velocità a 30 chilometri orari («gli speed check stanno facendo il loro dovere», ha sostenuto la giunta l’altra sera), sulle quali l’esecutivo ha già fatto parziale retromarcia dopo le sollevazioni degli automobilisti. Non ultimo, l’asfalto fonoassorbente che verrà posato, grazie a 50 mila euro di extra budget, in via Cavour tra via Salita alla Chiesa e parco Marconi. Sarà un progetto pilota, in virtù del quale sarà deciso se estendere la pratica altrove. Nella consapevolezza che questo tipo di asfaltatura costa il 15% in più dell’ordinario e ha efficacia su strade dove la velocità è sufficientemente sostenuta.

Sono diciotto le strade che a Merano soffrono per l’eccessivo passaggio di auto, secondo lo studio propedeutico al piano d’azione. Sono via Terme, Piave, Rezia, San Giorgio, Cavour, IV Novembre e viale Europa - tutte con oltre 6 milioni di transiti. Oltre 5 milioni di auto all'anno passano per via Roma, piazza Teatro, via Palade, via Petrarca e via Parrocchia. Quattro milioni e mezzo di automezzi sono stati contati in via Laurin mentre in via delle Corse, Scena, Virgilio, Goethe e corso Libertà inferiore sono stati contati tra i 3 e i 4 milioni di mezzi in transito.













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