«Ipes, troppi problemi» Nasce il comitato inquilini 

«Da soli non ci ascolta nessuno, così a Sinigo abbiamo fondato il gruppo» Richiesti regolamenti più moderni e un fiduciario in ogni condominio


di Sara Martinello


MERANO. «Troppe volte ci siamo rivolti all’Ipes singolarmente e siamo rimasti inascoltati. Portoni rotti, biciclette rubate, immondizie abbandonate, estranei che forzano porte, muri scrostati, giardini lasciati incolti. Siamo stanchi di combattere ogni giorno contro i mulini a vento». Nasce così un comitato spontaneo degli inquilini delle case Ipes di Sinigo, in modo da aver maggiore forza nel dialogo con l’istituto.

Un punto di riferimento per i meranesi delle case Ipes. Vivono nei condomini di via Damiano Chiesa, via Fabio Filzi, via Enrico Fermi, «ma accogliamo volentieri ogni inquilino Ipes meranese, da via Wolkenstein a via Zuegg, via Marlengo, via Adige», hanno annunciato ieri nel corso di una conferenza stampa nel cortile del complesso di via Damiano Chiesa, tra i più problematici dal punto di vista della convivenza tra inquilini e del generale stato di abbandono. L’idea del comitato è di porsi come punto di riferimento per tutti coloro che da soli si siano visti rifiutare l’ascolto da parte dell’istituto o che non abbiano il tempo per un colloquio. Ognuno dei membri potrà quindi parlare a nome del comitato. «Qui a Sinigo i dieci condomini Ipes hanno un unico fiduciario, che vive in via Fermi: mai una volta che sia stata indetta una riunione condominiale. Un tempo, si parla degli anni Novanta, ogni scala aveva un suo fiduciario incaricato di segnalare gli abusi, mentre oggi questa figura è evanescente, almeno nel quartiere».

Spazi comuni e maleducazione. I problemi si affastellano su più fronti, a cominciare dalla manutenzione degli spazi comuni tra intonaco scrostato, portoni d’ingresso perennemente rotti, garage aperti e finestre ormai vecchie da cui d’inverno entrano spifferi gelidi e che durante le giornate di pioggia lasciano entrare l’acqua. Diversi appartamenti lasciati vuoti sarebbero da risanare, ma alle rimostranze degli inquilini l’istituto avrebbe risposto che la competenza è della Provincia. Poi l’ineducazione: «Alcuni vengono qui dal centro a lasciare i sacchi delle immondizie in via Damiano Chiesa, abbiamo tanto di foto – denuncia il comitato –. Solo pochi mesi fa siamo riusciti a ottenere dalla municipalizzata che l’asporto rifiuti delle campane del complesso fosse a carico dei cittadini, e non solo dei condomini Ipes vicini, data la mole di oggetti d’arredo, biciclette vecchie e ciarpame vario abbandonata a ridosso dei contenitori. Per terra, negli scantinati, si trovano perfino escrementi. In via Filzi soltanto un giroscale è rimasto in condizioni decenti, poi uno esce all’aperto e vede la sporcizia».

Una convivenza difficile. Non mancano i problemi di convivenza. Da una parte una società in evoluzione, dall’altra una diversità di costumi che fa erigere barricate da una parte e dall’altra. «A lasciare i rifiuti in giro per i cortili sono anche gli stessi inquilini dei vari complessi. Poco tempo fa, poi, in via Fabio Filzi un gruppo di persone ha fatto una grigliata nel bel mezzo della strada, bloccando il passaggio dei mezzi. Le persone dovrebbero aiutate a essere inserite, e se non conoscono la lingua (qui i membri del comitato parlano addirittura di analfabeti, ndr) il regolamento va letto e spiegato loro direttamente in fase di assegnazione dell’alloggio. Le persone vanno aiutate a inserirsi». E, ancora, un sentimento di ingiustizia sociale a serpeggiare tra i membri del comitato: «Certe famiglie si fanno assegnare l’alloggio, alloggi grandi e ristrutturati di fresco, ci passano due o tre mesi e poi se ne vanno, a volte anche senza pagare il canone d’affitto. Sospettiamo che alcuni appartamenti siano subaffittati a terzi. Ma con altri quando si tratta di riscuotere l’Ipes è presente eccome, basta un ritardo di due giorni perché si faccia viva».

Le proposte del comitato. I punti fermi del programma di questo comitato spontaneo e autonomo, quindi, sono chiari. Un ammodernamento dei regolamenti condominiali e la loro trasmissione a tutti gli inquilini, la nomina di più fiduciari, la richiesta di manutenzione degli spazi comuni, un taglio deciso al problema dei rifiuti abbandonati.













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