La Civica attacca il Put: «Occasione sprecata» 

Il Piano urbano del traffico. Il maggiore partito d’opposizione parla di bluff e scarsa chiarezza Gestione delle ciclabili e riapertura ai bus di corso Libertà superiore fra i punti più criticati



Merano. Un Piano del traffico del traffico che demonizza l’uso dell’auto privata e che illude sull’ampliamento della rete di ciclabili. Contraddittorio in più punti e in grado di peggiorare la situazione, anziché dare respiro alla viabilità. Proposte “un tanto al chilo” alle richieste di delucidazioni in commissione. È un’offensiva a più livelli quella scagliata dalla Civica per Merano, il più numeroso partito d’opposizione, al “libro bianco” che dovrà orientare la politica della mobilità meranese e che ieri sera in consiglio comunale ha originato un acceso dibattito. «È chiaro che l’ingegner Stefano Ciurnelli, nell’elaborare il documento, è stato vincolato ad attenersi all’imprinting “verde” voluto da questa giunta», hanno premesso ieri i rappresentanti della Civica, scagionando l’autore del Put e volendo così inchiodare le decisioni alla responsabilità politica del governo Rösch. «Gli intenti sono buoni, ma le misure invadenti e in troppi casi, ancora una volta, sperimentali. Abbiamo visto che fine hanno fatto i test viabilistici voluti dalla giunta in questi anni, a partire dalla chiusura di una corsia di ponte Teatro».

Obiezioni bocciate in serie.

I consiglieri della Civica si sono spartiti i capi d’imputazione. Ha aperto le danze Walter Taranto, segretario della lista. «Questo Put è un’occasione sprecata. Intanto, perché dover decidere di un tema così importante in piena estate, con tanti consiglieri comunali in vacanza? Non si poteva attendere settembre e fare le cose con calma? Forse il sindaco ha voluto reagire alla batosta subita di recente su via Speckbacher, quando la sua maggioranza è andata sotto, e in questo modo serrare le fila?».

Altro aspetto «la condivisione del piano: va bene gli incontri con i vari stakeholder e i cittadini, ma al momento del dunque su 177 obiezioni presentate ne sono state accolte solo una trentina. Quanto agli esperimenti, un solo esempio: quanto durerà il semaforo che vogliono installare al posto della rotonda fra via Petrarca e via Leopardi, dopo che le code si saranno allungate a dismisura?».

Ciclabili. Ma quali?

La questione delle ciclabili è pane per l’ex assessore Andrea Casolari. «18 chilometri esistenti, 8 adeguati, 12 in progetto. Bello, ma irreale. O almeno un trattamento ondivago dei dati. Prendiamo via Wolf, dove secondo il piano è prevista una ciclabile. Per realizzare una pista separata dalla carreggiata per le auto, o si abbattono gli alberi oppure si toglie una corsia, rendendo la via a senso unico. È quanto vogliono fare? Altrimenti dicano le cose come stanno: una strada a 30 orari, per dare più sicurezza alle bici, un itinerario ciclabile condiviso da pedali e veicoli. Ma è quello che c’è già. E lo stesso vale per altri tratti. Più volte, nelle risposte alle obiezioni, viene affermato che potrebbero essere utilizzate soluzioni promiscue. Per non parlare del collegamento ciclabile tra via Matteotti e il futuro polo scolastico in via Trogmann: era già stato ipotizzato tempo fa, poi bocciato dai tecnici perché considerato infattibile. Serve un altro studio per avere lo stesso esito?».

Bus sul Corso superiore.

Rincara la dose la capogruppo Emanuela Albieri, concentrandosi sulla questione Ztl. «Riaprire corso Libertà superiore al trasporto pubblico è il primo passo per tornare indietro, a una strada trafficata. Il passaggio dei pullman non sarebbe conciliabile con la situazione attuale in cui pedoni e ciclisti godono di libertà in sicurezza. Poi, dopo i bus arriverebbero le richieste dei taxi e di chissà quali altre categorie. Eppure una soluzione alternativa esiste: far arrivare i bus in piazza della Rena, e se gli spazi di manovra sono insufficienti si potrebbe pensare l’utilizzo di mezzi più piccoli. Da un’altra parte si parla di chiudere al traffico via Huber (fra il parcheggio dello Stadtcentrum e quello presso le scuole tedesche), e non si vede il perché».

«E poi - aggiunge la capogruppo - la beffa di via delle Corse: Ztl, ma solo nei weekend. Quando i passaggi di veicoli sono già decisamente più limitati rispetto ai giorni infrasettimanali». SIM

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